CAPELLO, Vincenzo

Enciclopedia Italiana (1930)

CAPELLO, Vincenzo

Camillo Manfroni

Capitano generale di mare della repubblica veneta nel sec. XVI. Appartenente alla nota famiglia veneziana (v. sopra), ebbe una prima volta il comando di una squadra navale veneta nel 1532 e nel 1538 fu nuovamente chiamato al comando dell'armata navale veneziana che, in seguito all'accordo del febbraio 1538, la repubblica aveva preparata per combattere, in unione alle forze di Carlo V ed a quelle del pontefice Paolo III, contro i Turchi di Khair ed-din Barbarossa. Il C. ebbe ordine di agire energicamente, ma Andrea Doria, comandante delle forze imperiali, non volendo apertamente combattere coi Turchi per non accrescere la potenza di Venezia, dapprima tardò molto a congiungere la squadra imperiale alla veneta: poi, quando ai primi di settembre del 1538, comparve nei mari d'Occidente si mostrò molto mal disposto a combattere, e quando si indusse ad affrontare alla Prevesa l'armata del Barbarossa, si condusse in modo tale da trascinare i suoi alleati a una precipitosa ritirata. È ormai provato che egli stava in quei giorni trattando segretamente col Barbarossa per conto di Carlo V. Il C. si rivolse allora contro la fortezza di Castelnuovo presso Cattaro, ma ebbe il dolore di vedere quella fortezza, che i suoi marinai avevano conquistata, presidiata dagli Spagnoli.

Bibl.: C. Manfroni, Storia della Marina italiana dalla caduta di Costantinopoli alla battaglia di Lepanto, Livorno 1896.

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