BACHELET, Vittorio

Enciclopedia Italiana - V Appendice (1991)

BACHELET, Vittorio

Dante Cosi

Giurista ed esponente dell'associazionismo cattolico, nato a Roma il 20 febbraio 1926, ucciso, il 12 febbraio 1980, nella facoltà di Scienze politiche dell'università di Roma, in un attentato terroristico delle Brigate Rosse. Professore universitario di Diritto amministrativo dal 1962, ha insegnato nelle università di Trieste e di Roma. La ricerca giuridica e, poi, il suo impegno nelle istituzioni pubbliche, corrispondevano e traevano alimento da un'intensa e organica attività vissuta nell'Azione Cattolica.

Al periodo, tra il 1947 e il 1959, di formazione nelle organizzazioni universitarie cattoliche e di attività pubblicistica e redazionale nelle riviste di cultura politica cattolica (Cronache sociali e Civitas), si ascrivono anche i primi studi di diritto pubblico, come allievo di G. Zanobini, culminati in un volume, e in successivi saggi, sull'organizzazione dell'amministrazione pubblica dell'economia, con particolare riguardo agli organi e agli atti di coordinamento politico-amministrativo degli interventi statali nei vari set tori economici (comitati interministeriali e direttive di organi statali a enti pubblici).

L'attenzione dedicata all'organizzazione amministrativa nei suoi rapporti con la politica − ulteriormente sviluppata nel volume sull'ordinamento militare (1962) e sull'attività tecnica della pubblica amministrazione (1966)− muove dalla considerazione che lo stato, anche quando non pone direttamente veri e propri vincoli all'attività economica privata, è pur sempre determinante per orientarne l'autonomia; e che, quindi, le garanzie per le posizioni soggettive dei cittadini e dei gruppi intermedi non possono risiedere, soltanto, nei meccanismi formali e difensivi della giustizia amministrativa ma, soprattutto, nei meccanismi sostanziali di partecipazione degli interessi sociali e collettivi negli organi e nelle procedure interne dell'amministrazione.

Di grande rilievo è il ruolo assunto da B. nell'Azione Cattolica, di cui è stato vice presidente (dal 1959) e presidente (1964-73), per nomina papale. Si adoperò, infatti, per adeguare l'associazione allo spirito del Concilio Vaticano ii, con un progressivo distacco dall'impegno politico diretto, con una maggiore democratizzazione della vita interna e, più in generale, con la valorizzazione della funzione dei laici nell'azione ecclesiale.

L'impegno nella riqualificazione religiosa dell'Azione Cattolica e, da ultimo, l'incarico politico nel Consiglio Superiore della Magistratura, di cui è stato vice presidente dal 1976, attenuarono il lavoro di ricerca, anche se non gli impedirono altri significativi contributi, troncati dalla morte violenta.

Opere principali: L'attività di coordinamento nell'amministrazione pubblica dell'economia (1957); Comitati interministeriali (in Enciclopedia del di ritto, vol. 7, 1960); Legge, attività amministrativa e programmazione economica (in Giurisprudenza costituzionale, 1961); Coordinamento (in Enciclopedia del diritto, vol. 10, 1962); Profili giuridici dell'organizzazione amministrativa (lezioni) (1965); L'attività tecnica della pubblica amministrazione (1966); La giustizia amministrativa nella Costituzione italiana (1966); Evoluzione del ruolo e delle strutture della pubblica amministrazione (in Scritti in onore di C. Mortati, vol. 2, 1977).

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