Prelog ‹prèeloġ›, Vladimir. - Chimico iugoslavo naturalizzato svizzero (Sarajevo1906 - Zurigo 1998). Prof. all'univ. di Zagabria (1935-41), quindi (1947-76) al politecnico di Zurigo; socio straniero dei Lincei (1965). Le sue ricerche riguardano varî campi della chimica organica (struttura degli alcaloidi, isolamento e struttura di complessi prodotti naturali con interessanti proprietà biologiche, relazioni fra struttura e proprietà di composti ad anelli a 8 o più membri, studio sulla configurazione di steroidi e terpeni). Particolarmente rilevanti le ricerche concernenti le sintesi asimmetriche microbiologiche ed enzimatiche, in cui dimostrò che alcuni gruppi di microrganismi sono in grado di ridurre il gruppo carbonilico di certi substrati con alta stereospecificità, arrivando a interessanti conclusioni sull'interazione fra enzimi, coenzimi e substrati. Per le sue ricerche sulla stereochimica delle molecole e delle reazioni organiche, gli venne conferito nel 1975 il premio Nobel per la chimica insieme a J. W. Cornforth.
Chimico, nato a Serajevo il 23 luglio 1906. Laureatosi in chimica a Praga, dove rimase poi alcuni anni come assistente, ritornò in Iugoslavia, all'università di Zagabria, nel 1935; nel 1941 andò in Svizzera dove a Zurigo fu prima assistente, poi professore e nel 1957 successore di L. S. Ružička.
Le ...
prelogismo s. m. [der. di prelogico]. – Teoria elaborata dall’etnologo fr. L. Lévy-Bruhl (1857-1939) secondo la quale la mente dell’uomo primitivo, ignorando, a differenza di quella dell’uomo civilizzato, i principî di identità e di causalità, segue un...
prelògico agg. [comp. di pre- e logico1] (pl. m. -ci), letter. – Che precede il pensiero logico, o che prescinde dalla logica: irrazionale, ecco com’è questa ragazza! ... Irrazionale, prelogica! (I. Calvino); mentalità prelogico, quella dei primitivi,...