WICKLOW

Enciclopedia Italiana (1937)

WICKLOW (A. T., 49-50)

Marina Emiliani

Città marittima dell'Irlanda centro-orientale (Stato Libero d'Irlanda), nella provincia di Leinster, capoluogo della contea omonima, a circa 42 km. SSE. di Dublino. Sorta alla foce del Leitrim, in una insenatura riparata a S. dal Capo Wicklow, la città si estende sulle due rive del fiume, la cui imboccatura è riparata da un molo e da un frangiflutto che servono anche per lo sbarco delle merci. Il suo porto, già utilizzato al tempo della navigazione a vela come porto-rifugio tra Dublino e Wexford, attualmente, a causa dei banchi di sabbia che si formano alla foce del fiume e in vicinanza della costa nonostante i continui lavori di dragaggio, è solo accessibile alle navi che non pescano più di 3 metri. Il movimento delle merci è quindi sensibilmente diminuito: l'unica importazione considerevole è quella del carbone. Il retroterra è povero di grandi centri. La città, che nel 1926 contava 3025 abitanti, è unita a Dublino da una linea ferroviaria.

La contea di Wicklow. - Contea dell'Irlanda centro-orientale (Stato Libero d'Irlanda), nella provincia di Leinster, confinante con le contee di Dublino a N., Kildare e Carlow a O., Wexford a S.; ad E., per circa 50 km. si affaccia al Canale di S. Giorgio con una costa priva di buoni porti e orlata di pericolosi banchi di sabbia. Il territorio, che si estende per una superficie di 2022 kmq., è percorso in direzione N.-S. dal gruppo delle Wicklow Mountains che, a breve distanza dalla costa, s'innalzano fin quasi a 1000 metri (Lugnaquilla, m. 926), formando una vera e propria barriera che ostacola ogni via di comunicazione con l'interno. Costituite da arenarie, quarziti, scisti e graniti, le Wicklow Mountains, modellate profondamente dall'azione glaciale, presentano un aspetto molto caratteristico disseminate di massi erratici, con cime arrotondate, ricoperte da pascoli e brughiere, cui fanno contrasto valli strette e selvagge (glens), ricche di boschi pittoreschi (querce, larici, faggi), ben note per la bellezza scenografica del loro paesaggio (valle dell'Ovoca, del Liffey, del Dargle, del Vartry, del Glendalough).

L'economia della contea è prevalentemente volta all'allevamento (ovini), esercitato nelle alte terre; il clima mite e le moderate precipitazioni permettono la coltura dei cereali (grano, orzo, avena), nelle vallate dei fiumi e nelle pianure costiere.

La popolazione, diminuita di circa la metà in meno di un secolo, nel 1926 ammontava a 57.591 abitanti (126.143 abitanti nel 1841; 86.451 nel 1861; 78.697 nel 1871; 61.934 nel 1891).

Oltre al capoluogo Wicklow, vanno ricordati: Arklow, uno dei centri pescherecci più importanti dello Stato Libero, e Bray. Una ferrovia collega la contea a Dublino e a Waterford.

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