BOUSSET, Wilhelm

Enciclopedia Italiana (1930)

BOUSSET, Wilhelm


Critico e storico del cristianesimo, nato a Lubecca il 3 settembre 1865, morto a Giessen il 15 marzo 1920, professore a Gottinga dal 1896, a Giessen dal 1916. Si occupò dei problemi storici del cristianesimo primitivo e dei nessi fra cristianesimo e giudaismo, gnosticismo, religioni misteriche. Nell'ultimo decennio del sec. XIX. rivolse la sua attenzione al tema dell'Anticristo; continuando l'indirizzo del Gunkel, che interpretava gli scritti apocalittici come sillogi d'antiche tradizioni escatologiche, il B. ricostruiva la tradizione dell'Anticristo anche nella fase precristiana, isolandone gli elementi più antichi nelle tarde apocalissi e nei commentarî teologici (Der Antichrist, Gottinga 1895). Questo studio fu la preparazione del grande commentario all'Apocalisse (Die Offenbarung Johannis, 2ª ed. 1896, 6ª ed. del Commentario del Meyer, Gottinga 1906) in cui contemperò i due indirizzi contrastanti dell'interpretazione "contemporanea" (cioè dell'Apocalisse come travestimento simbolico di fatti coevi all'autore) e dell'interpretazione come silloge d'antiche tradizioni escatologiche. Nell'opera Die Religion des Judentums (1ª ed. 1903, 3ª ed., Tubinga 1926, postuma) con vastissima dottrina delineò la fisionomia del giudaismo contemporaneo a Gesù.

Ma poiché non tutto il cristianesimo gli appariva sviluppo serrato dal giudaismo, egli inclinò all'interpretazione religionsgeschichtlich, e fondò col Gunkel, secondo questo indirizzo, una delle più importanti collezioni di storia biblica: Forschungen zur Religion und Literatur des Alten und Neuen Testaments. I suoi studî sullo gnosticismo: Die Hauptprobleme der Gnosis (Gottinga 1907) e le voci in Pauly-Wissowa, Real-Encycl. d. class. Altertumswiss., sono divenuti fondamentali. Più discussa è stata l'opera Kyrios Christos (1ª ed. 1913, 2ª ed., Gottinga 1921, postuma) che tende a staccare nettamente la fase palestinense del cristianesimo da quella ellenistica, che si sarebbe costituita su basi di mistica ellenistica nella forma del culto di Cristo Signore. Oltre a numerosissimi scritti minori, sparsi per le riviste scientifiche tedesche, egli rivolse la sua attenzione agli Apophtegmata Patrum (Tubinga 1923, postumo) e alla Scuola d'Alessandria (Jüdisch-christ. Schulbetrieb in Alexandrien, Gottinga 1915). La sua opera ha dominato nel campo degli studî critici sul cristianesimo delle origini per tutto il primo ventennio di questo secolo, né la sua efficacia è ancora svanita.

Bibl.: Oltre alle opere citate cfr. H. Gunkel, Gedächtnisrede auf W. Bousset, in Evang. Freiheit, X, 5-6 (estratto: W. Bousset, Tubinga 1920); e il necrologio scritto da R. Reitzenstein, in Nachrichten der Göttinger Gesell. der Wissenschaften, I, 1920, p. 84 segg.

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