Müller, Wilhelm

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Poeta tedesco (Dessau 1794 - ivi 1827). Dopo aver partecipato come volontario alla guerra di liberazione antinapoleonica, costituì a Berlino, insieme ad amici ugualmente orientati a sentimenti antireazionarî, un cenacolo letterario che trovò una prima manifestazione nei collettivi Bundesblüten (1815). In Italia nel 1817 come accompagnatore del conte Sack, ne trasse spunto per un vivace resoconto Rom, Römer und Römerinnen (1820). Di ritorno in Germania, fu insegnante di lingue classiche e bibliotecario nella nativa Dessau e lasciò opere di erudizione nel campo della filologia classica e della germanistica (fra l'altro pubblicò un'antologia di Minnesinger, 1816, e la Bibliothek der Dichtungen des 17. Jahrhunderts, 10 voll., 1822-27). Ebbero molta notorietà i canti popolareggianti raccolti in Gedichte aus den hinterlassenen Papieren eines reisenden Waldhornisten (1821) e furono aperta testimonianza del suo "filellenismo" i Lieder der Griechen (5 fasc., 1821-24) e i Neugriechische Volkslieder (dalla raccolta di C. Fauriel, 2 voll., 1825). Alcuni fra i suoi canti furono più volte musicati; da ricordare i cicli Die schöne Müllerin e Winterreise, eternati dalle note di Schubert.

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