Reich, Wilhelm

Enciclopedia on line

Psichiatra e psicanalista austriaco (Dobrzcynica, Galizia, 1897 - Lewisburg, Pennsylvania, 1957) naturalizzato statunitense. Pensatore originale ed eterodosso, critico verso la prassi psicoanalitica freudiana che tendeva alla cura dei sintomi, sostenne la possibilità dell'eliminazione definitiva dei disturbi nevrotici attraverso la rottura della "corazza caratteriale" del paziente: la scarica dell'energia "legata" in un rapporto sessuale soddisfacente era per R. il segno di una raggiunta normalità. Nella sua filosofia della società che prendeva le mosse dal pensiero marxista, concepì la repressione sessuale come funzionale alla strategia di potere della classe dominante (Die Sexualität im Kulturkampf, 1930).

Vita e opere

Laureatosi in medicina a Vienna nel 1922, fu assistente di Wagner von Jauregg e dal 1924 al 1930 diresse a Vienna un seminario sulla terapia psicanalitica; fondò inoltre e diresse consultori di igiene sessuale per i lavoratori a Vienna e più tardi a Berlino e in altre città tedesche. Nel 1933, in seguito alla pubblicazione del suo scritto Die Massenpsychologie des Faschismus fu espulso dal partito comunista; precedentemente (1924) aveva abbandonato l'Associazione psicanalitica internazionale. Durante il regime nazista fu esule prima in Danimarca, poi in Svezia e in Norvegia, dove lavorò (a Oslo) dal 1934 al 1939; successivamente si stabilì a New York. Nell'ambito della sua attività più specificamente psicanalitica R. propose importanti innovazioni terapeutiche; insoddisfatto della prassi analitica tendente alla cura e all'eliminazione definitiva dei sintomi e convinto che l'eliminazione definitiva dei disturbi nevrotici potesse essere ottenuta soltanto attraverso una modifica della base caratteriale su cui essi poggiano, si dedicò all'analisi caratteriale, sfruttando come strumento terapeutico atto a far breccia nella "corazza caratteriale" il transfert negativo. L'impiego di questo procedimento avrebbe consentito, secondo R., l'accesso agli strati più profondi della strutturazione difensiva del paziente, permettendo il liberarsi della distruttività, della rabbia e dell'odio prima controllati dalle difese. Il punto d'arrivo sarebbe stato una modificazione durevole del carattere del paziente nella direzione della genitalità. Solo la scarica dell'energia "legata" in un rapporto sessuale soddisfacente, in cui la "potenza orgastica" potesse liberamente manifestarsi, era per R. il segno di una raggiunta normalità. R. dedicò particolare attenzione ai meccanismi fisiologici corrispettivi della nevrosi caratteriale, sostenendo che ogni nevrotico è "distonico da un punto di vista muscolare" e che esiste una corrispondenza tra rigidità muscolare e repressione caratteriale. Queste considerazioni lo condussero a proporre l'opportunità di un intervento diretto a livello somatico, sostenendo la cosiddetta "vegetoterapia", una particolare tecnica di rilassamento muscolare. R. andava intanto elaborando una sua filosofia della società, ponendo l'accento sulle strette connessioni esistenti tra società autoritaria e repressiva e disturbi nevrotici, rifiutando il biologismo freudiano e concependo la repressione sessuale come funzionale alle mire della classe dominante. Ne derivava una viva preoccupazione per la salute mentale delle classi meno abbienti, che ispirerà i tentativi reichiani d'intervenire psicanaliticamente a livello di massa. Va notata in questo contesto la sua insistenza nel proclamare l'insufficienza di spiegazioni puramente economicistiche (e in questo senso marxisticamente ortodosse) di fenomeni come il fascismo o il nazismo, movimenti di massa di cui era indispensabile, secondo R., indagare le basi psicologiche. Nei suoi anni americani R. avanzò inoltre una teoria, secondo la quale esisterebbe un'energia vitale basilare, l'energia orgonica, che può essere concentrata in vari modi, in particolare mediante speciali accumulatori, da lui inventati, detti accumulatori orgonici, e usata nella cura di vari tipi di malattie, ivi comprese le affezioni tumorali. In quest'ultimo periodo si erano peraltro manifestati in R. in modo evidente sintomi di alienazione mentale; fatto segno a nuove persecuzioni in seguito alle sue fantasiose teorie e alle conseguenti pretese curative, R. veniva processato e condannato, e finiva la sua esistenza nel penitenziario di Lewisburg in Pennsylvania. Opere principali: Die Funktion des Orgasmus (1927; trad. it. 1969); Die Sexualität im Kulturkampf (1930; trad. ingl. The sexual revolution, 1945; trad. it. 1963); Der sexuelle Kampf der Jugend (1932; trad. it. 1972); Charakteranalyse (1933; trad. it. 1973); Die Massenpsychologie des Faschismus (1933; trad. it. 1971); Dialektischer Materialismus und Psychoanalyse (1934; trad. it. 1972); Der Einbruch der Sexualmoral (1935; trad. it. 1972); Orgasmusreflex, Muskelhaltung und Körperausdruck (1937), sulla vegetoterapia; The discovery of the orgone: vol. I, The function of the orgasme (1942; trad. it. 1969), vol. II, The cancer biopathy (1948; trad. it. 1976); Listen little man (1948; trad. it. 1973), contro i suoi detrattori.

CATEGORIE
TAG

Pennsylvania

Kulturkampf

Alienazione

Danimarca

Norvegia