James, William

Dizionario di filosofia (2009)

James, William


Filosofo statunitense (New York 1842 - Chocorua, New Hampshire, 1910). Fratello dello scrittore Henry, dopo aver studiato in molte univ. americane ed europee, iniziò (1872) la sua carriera come instructor in physiology nella Harvard University, dove fondò il primo laboratorio americano di psicologia sperimentale insegnò fino al 1907. È uno dei maggiori filosofi americani e il principale assertore del pragmatismo (➔), per quanto J. stesso preferisse chiamare la sua dottrina «empirismo radicale». Opere principali: The principles of psychology (2 voll., 1890); Psychology briefer course (1892), compendio dell’opera precedente; The will to believe (1897; trad. it. La volontà di credere); Talks to teachers on psychology and to students on some of life’s ideals (1899; trad. it. Discorsi agli insegnanti e agli studenti sulla psicologia e su alcuni ideali della vita); The varieties of religious experience (1902; trad. it. Le varie forme dell’esperienza religiosa); Pragmatism (1907; trad. it. Pragmatismo: un nome nuovo per certi vecchi modi di pensare); The meaning of truth (1909); A pluralistic universe (1909; trad. it. Un universo pluralistico); Some problems of philosophy (post., 1911); Essays in radical empiricism (post., 1912; trad. it. Saggi sull’empirismo radicale). Le lettere di J. sono state pubblicate dal figlio Henry (2 voll., 1920); gli scritti di parapsicologia e metapsichica sono stati raccolti ed editi postumi da G. Murphy e R.O. Ballou (1960), con il titolo W. James on psychical research.

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