Brandt, Willy

Dizionario di Storia (2010)

Brandt, Willy (propr. Herbert Ernst Karl Frahm)


Brandt, Willy

(propr. Herbert Ernst Karl Frahm) Politico tedesco (Lubecca 1913-Unkel, Renania-Palatinato, 1992). Di origine operaia, militante socialista dal 1931, all’avvento del nazismo si rifugiò in Norvegia assumendo il nome di Willy B. (già adottato come pseudonimo nel 1932). Rientrato in Germania nell’ott. 1945, deputato al Bundestag per la SPD (Sozialdemokratische Partei Deutschlands) dal 1949 al 1957, come borgomastro di Berlino Ovest (1957-66) si batté per il mantenimento dei legami tra la città e la Germania occidentale. Presidente della SPD dal 1964, vicecancelliere e ministro degli Esteri dal 1966 al 1969, cancelliere della coalizione social-liberale dal 1969, promosse la nuova Ostpolitik, diretta a risolvere la questione tedesca nell’ambito del processo di distensione Est-Ovest. Tale politica, che si concretizzò in una serie di trattati nei primi anni Settanta, gli valse il premio Nobel per la pace nel 1971. Costretto alle dimissioni dalla carica di cancelliere nel 1974, in seguito alla scoperta che uno dei suoi più stretti collaboratori era una spia, mantenne la guida della SPD fino al 1987 e nel 1976 fu eletto presidente dell’Internazionale socialista. Deputato al parlamento europeo (1979-83), dal 1977 ha presieduto una commissione internazionale per lo studio delle relazioni economiche fra i Paesi industrializzati e i Paesi in via di sviluppo, cui si deve la pubblicazione del cd. Rapporto B. (1980).

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