Worcester

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Worcester Città dell’Inghilterra centrale (93.700 ab. nel 2007), capoluogo della contea di Worcestershire. Si trova nell’aperta valle del fiume Severn, al centro di una fertile regione agricola. Industrie, meccaniche, conciarie, alimentari; tradizionale la lavorazione delle porcellane (W. Tonkin Manifacture).

La città (anticamente Wirecestre) fu sede di un piccolo accampamento romano (1° sec. d.C.); divenne un centro importante dopo il sinodo di Whitby (664), venendo scelta nel 679 come sede episcopale per il regno di Hwicce. Posta in prossimità del confine gallese, fu fortificata durante il regno di Alfredo. Il castello di W. ebbe poi parte notevole nelle lotte civili del 12° e 13° secolo. Nel 1189 re Riccardo I concesse a W. una carta di diritti, che ne favorì la vita economica: dal 13° al 16° sec. vi fiorì infatti l’industria dei panni. Durante la guerra civile, dichiaratasi per il re, W. fu presa nel 1642 da lord Essex: riconquistata dalle truppe regie nel 1646, fu di nuovo attaccata e costretta ad arrendersi ai parlamentari; rioccupata da Carlo II nell’agosto 1651, cadde di nuovo in mano di O. Cromwell, dopo la terribile battaglia (detta appunto di W.) del 3 settembre 1651, nella quale Cromwell sconfisse e distrusse l’esercito scozzese di Carlo II, ponendo fine per allora alle speranze dello Stuart di riconquistare il regno.

Conti e marchesi di W. Erroneamente è ricordato come conte di W. un Urso de Abito (1076); poi è ricordato il francese Waleran de Beaumont, conte di Meulan, conte di W. tra il 1136 e il 1145. Assai più tardi ebbe il titolo Thomas Percy, rivoltatosi contro Enrico IV Lancaster, e perciò decapitato (1403). Un solo anno fu conte di W. Richard Beauchamp, lord Abergravenny (1421); il titolo fu poi restaurato a favore di John Tiptoft, o Tibetot (Everton 1427 - Londra 1470), che durante il protettorato yorkista fu tesoriere dello Scacchiere e luogotenente d’Irlanda (1456-57). Ambasciatore presso il papa e alla corte di Mantova (1457-59), nel 1462 Edoardo IV lo nominò conestabile di Londra. Alla restaurazione lancasteriana fuggì, ma, ripreso, fu condannato a morte e giustiziato. Umanista raffinato, fu amico di Vespasiano da Bisticci e di Francesco Accolti detto l’Aretino, che gli dedicò sue opere.

Dal 1514 al 1643 il titolo rimase nella famiglia Somerset, avendolo Enrico VIII conferito a Charles Somerset. Il quinto conte di W., Henry Somerset, fu nominato marchese (1643) per aver prestato forti somme a Carlo I; i suoi successori, cattolici come tutto il W., sostennero sempre la corona contro i puritani e il Parlamento; il secondo marchese, Edward Somerset, fu bandito durante il periodo repubblicano mentre tutte le sue proprietà venivano confiscate. Il figlio Henry, terzo marchese, si fece invece protestante e collaborò con O. Cromwell, salvo poi sottomettersi a Carlo II. Alla sua morte (1700) il titolo di conte di W. fu congiunto a quello di duca di Beaufort.

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