XENOPHANTOS. - 1

Enciclopedia dell' Arte Antica (1966)

XENOPHANTOS (Ξενόϕαντος)

E. Paribeni

1°. - Ceramista attico operante agli inizî del IV sec. a. C. Firma, qualificandosi ateniese, una grande elaboratissima lèkythos dell'Ermitage, eseguita parte in pittura, parte in rilievo e abbondantemente dorata.

Allo stesso viene anche assegnata una replica dello stesso vaso, anch'esso rinvenuto in Russia. J. D. Beazley lo ricollega al Pittore di Meleagro: ma in realtà la pittura nelle sue opere si limita alle parti laterali, perché subito le figure emergono a rilievo nella grande scena della fronte. Le figurazioni, tra scene di centauromachia e gigantomachia, comprendono personaggi persiani a caccia di animali asiatici, quali il grifo-leone. E questa evocazione di mondo orientale, così come la provenienza dei due vasi e l'insistenza dell'artista nel designare la sua patria, fanno pensare si tratti di un ceramista emigrato nelle colonie elleniche del Mar Nero,

Bibl.: J. C. Hoppin, Red-fig., II, p. 425; J. D. Beazley, Red-fig., p. 874.

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