Rabīn, Yiṣḥāq

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Generale e uomo politico israeliano (Gerusalemme 1922 - Tel Aviv 1995). Capo di Stato Maggiore (1964-68), guidò le forze armate israeliane nella guerra dei Sei giorni (giugno 1967). Ambasciatore a Washington (1968-73), deputato laburista dal 1974, fu ministro del Lavoro (marzo-maggio 1974), quindi primo ministro dal giugno dello stesso anno fino al 1977. Ministro della Difesa (1984-90), diresse la repressione dell'intifāḍa nei territorî occupati. Tornato alla guida del governo nel luglio 1992, contribuì allo sviluppo dei negoziati di pace avviati nell'ott. 1991 tra Israele, la Siria, il Libano, la Giordania e i Palestinesi. In seguito alla firma degli accordi del sett. 1993 con l'OLP, R. ottenne insieme a Y. ῾Arafāt e a S. Peres il premio Nobel per la pace (1994), mentre sul piano interno la politica di dialogo con i Palestinesi suscitava una crescente opposizione tra i nazionalisti di destra. Dopo gli accordi del sett. 1995 sul ridispiegamento delle forze israeliane in Cisgiordania, R. è caduto vittima di un attentato da parte di estremisti di destra (4 novembre).

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