SHAMIR, Yitzhak

Enciclopedia Italiana - V Appendice (1994)

SHAMIR, Yitzhak

Guido Valabrega

Uomo politico israeliano, nato a Ruzinoy (Polonia) il 15 ottobre 1915. Il cognome originario è Yizernitzky. Dopo aver aderito a Varsavia al movimento giovanile sionista di estrema destra Betar, comandato da M. Begin, si trasferì in Palestina nel 1935, entrando a far parte del corrispondente gruppo armato terroristico Irgun Zvai Leumi ("Organizzazione militare nazionale"). Nel 1939 seguì A. Stern nella scissione dall'Irgun che diede vita al Lohamei Herut Israel (LEHI, "Combattenti per la libertà di Israele"); nel 1942, dopo l'uccisione di Stern in uno scontro con la polizia, divenne uno dei tre dirigenti centrali del gruppo con N. Yalin-Mor ed E. Ghiladi. S., che fino al 1941 aveva perseguito tentativi di accordo con i nazisti tramite l'ambasciata tedesca in Turchia, fu coinvolto in episodi cruenti, quali l'uccisione dello stesso Ghiladi nell'estate 1943 e l'attentato mortale al Cairo contro Lord Moyne, ministro della Gran Bretagna per il Medio Oriente, nel novembre 1944. Fu arrestato due volte dalle autorità mandatarie, nel 1941 e nel 1946, riuscendo sempre a evadere. Dopo la nascita dello stato di Israele prese parte all'assassinio del mediatore dell'ONU per la Palestina, F. Bernadotte (agosto 1948): ciò lo costrinse alla clandestinità per circa un anno, finché il capo del governo, D. Ben Gurion non concesse la grazia a tutti gli uomini del LEHI che entrarono nell'esercito regolare: S., in particolare, fu arruolato nei servizi segreti, di cui assunse tra il 1955 e il 1965 la direzione della sezione europea. Nel 1970, superate le antiche divergenze con Begin, entrò nel partito Herùt, erede delle tradizioni terroristiche, ottenendo la presidenza del Comitato esecutivo ed essendo eletto deputato nel 1973. Con la vittoria elettorale della destra (Likud) nel 1977, fu eletto presidente dell'Assemblea parlamentare. Malgrado la sua opposizione agli accordi di Camp David con l'Egitto nel 1979, dopo le dimissioni di M. Dayan fu chiamato a sostituirlo quale ministro degli Esteri. Nell'agosto 1983 subentrò a Begin alla guida del governo mantenendola fino al 1984; nei governi di coalizione con i laburisti costituiti fra il 1984 e il 1990 fu dapprima ministro degli Esteri (1984-86), quindi nuovamente primo ministro (1986-90). Costretto dalle ripercussioni della guerra contro l'῾Irāq ad accettare il negoziato con i paesi arabi (Conferenza di Madrid del 31 ottobre 1991), S. venne sconfitto dai laburisti di Y. Rabin alle elezioni del 23 giugno 1992: nel marzo 1993, sostituito da B. Netaniahu alla guida del Likud, si ritirò dalla vita politica.

Bibl.: N. Yalin-Mor, Israel, Israel..., Parigi 1978; A. Rubinstein, Le rêve et l'histoire, ivi 1985; V. Ostrovsky, C. Hoy, By way of deception, New York 1990.

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