Chahine, Youssef

Lessico del XXI Secolo (2012)

Chahine, Youssef


Chahine, Youssef. Regista egiziano (Alessandria d’Egitto 1926 - Il Cairo 2008). È stato il maestro del cinema egiziano moderno, con il suo stile libero ed eclettico, che mescola melodramma e impegno politico, commedia e riflessione storica, teatralità e dramma, con un uso della macchina da presa sempre espressivo e un respiro narrativo vicino ai gusti popolari. A questa sua cifra C. ha tenuto fede fino alla sua scomparsa, con i film realizzati negli anni Duemila. Skoot Hansawwar  ( 2001; Silenzio, si gira!) è una divertita riflessionec su realtà e finzione, cinema e teatro, stereotipi da fotoromanzo e autenticità dei sentimenti, nonché sulla forza liberatrice del canto e della musica. Interpretato da una vera supertstar della canzone egiziana, che recita se stessa, il film alterna baruffe familiari, visioni surreali, travestimenti e retroscena del mondo dello spettacolo, in una affabulazione rutilante. In Iskandaryiia-New York ( 2004; Alessandria-New York) C. ripercorre autobiograficamente il proprio apprendistato americano attraverso il puzzle ricostruito tra ricordi e attualità dietro la maschera di un alter-ego: si intrecciano sentimenti di appartenenza alla propria città di origine e “sogno americano” declinato soprattutto con citazioni dal musical hollywoodiano. Heya Fawda (2007; Il caos), il suo ultimo film, è un ritorno all’impegno sociale in un romanzesco intrigo politico-poliziesco in un sobborgo cairota già scenario di sommosse e manifestazioni, che risulta una amara meditazione sulla corruzione del potere costituito nella capitale egiziana, raccontato con la consueta abilità e inventiva, tra film d’azione e melodramma.