ZELLA

Enciclopedia Italiana (1937)

ZELLA (A. T., 113-114)

Attilio Mori

Oasi della Libia interna, nella giurisdizione del territorio militare del sud, capoluogo del distretto, posta 160 km. a sud-est di Hun, cui è congiunta da una buona rotabile, a 220 km. dalla costa del Mediterraneo, alla posizione geografica di 28° 32′ 16′′ lat. N. e 17° 34′ 8″ long. E. e a 195 m. s. m. Zella si trova ricordata negli antichi scrittori arabi, descritta come importante centro carovaniero e frequentato emporio commerciale. Ma nei tempi moderni il primo viaggiatore che la visitò e descrisse fu il tedesco M. Beurmann nel 1862, che vi pervenne da Àugila diretto a Murzuch, e dopo di lui dagli esploratori tedeschi Rohlfs e Stecker che vi giunsero nel 1879 provenienti da Socna diretti a Cufra. Gl'Italiani l'occuparono il 22 febbraio del 1928 durante le operazioni del 29° parallelo. L'oasi di Zella, fiorente e fertile, si estende su un raggio di circa 5 km. verso ovest e sud. L'abitato sorge su un'altura rocciosa, in ridente posizione ed è formato dall'addossarsi di costruzioni sovrapposte divise da strade anguste e tortuose. Due oasi minori, dette di Terza e di Tlisen, sorgono a 8 e 12 km. da Zella, rispettivamente a nord e a sud. A 20 km. a nord-ovest si estende la più vasta oasi di Metuin. La popolazione complessiva del gruppo è di 2450 ab., Arabi in grande maggioranza, con 233 Berberi. Dopo l'occupazione italiana vi fu stabilito un presidio militare e una stazione di carabinieri, una stazione marconigrafica, un campo di fortuna per aeroplani e una scuola mista italo-araba.