ZENONE

Enciclopedia dell' Arte Antica (1966)

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ZENONE (Ζήνων, Zeno)

Red.

Imperatore romano d'Oriente, Augusto dal 474 al 475 e dal 476 al 491. Militare, fece una rapida carriera; nel 468 sposava Ariadne, figlia di Leone I, suscitando le gelosie del capo goto Aspare.

Ucciso quest'ultimo nel 471, morto Leone I (478) e, di lì a poco, il piccolo Leone II, figli dello stesso Zenone e di Ariadne, e in nome del quale Zenone aveva esercitato la reggenza, Zenone salì al trono di Costantinopoli. Vi fu contro di lui un tentativo di usurpazione di Basilisco (476-77); poi altri di Marciano e di Leonzio: il temuto intervento in queste contese di Odoacre (che nel 476 aveva usurpato il potere in Occidente), spinse Zenone a suscitargli contro dapprima i Rugi, poi gli Ostrogoti di Teodorico. Zenone promulgò anche l'Henoticon (482), editto di unione con il quale si sperava di comporre le discussioni sulla vera natura del Cristo fra ortodossi, monofisiti e nestoriani.

L'Anonimo Valesiano parla di statue di Z. a Roma (Mommsen, Mon. Ger. Hist., Auct. antiquiss., ix, 1, 314, 24; cfr. Cedrenus, i, p. 615, 13 ed. Bonn). Le coniazioni di Roma serbano il ricordo di un volto rude, con il naso ed il mento pronunciati; le monete di Costantinopoli ripetono invece un tipo convenzionale.

Bibl.: R. Delbrück, Kaiserporträts, pp. 33; 45; 95 (con bibl. precedente).