ZOPPINO

Enciclopedia Italiana (1937)

ZOPPINO

Guelfo Sitta

Nicolò d'Aristotile de' Rossi di Ferrara detto lo Zoppino, della famiglia dei Rossi da Valenza, tipografi in Ferrara, esercitò l'arte impressoria nella prima metà del sec. XVI. Una delle primissime sue edizioni conosciute è la raccolta delle opere di Serafino Aquilano, stampata a Bologna verso il 1503; ma è a Venezia, nella bottega in Campo della Madonna di San Fantin, che la sua attività si svolse ininterrotta dal 1507 fino al 1544, anno probabile della sua morte.

Collaborò occasionalmente con altri tipografi veneziani e soprattutto con Vincenzo de Polo col quale fu associato lungamente nei primi anni dando in luce circa 50 edizioni, mentre da solo ne impresse circa un centinaio. Lo Zoppino tenne un onorevole posto fra i migliori stampatori che illustrarono il periodo più glorioso della tipografia veneziana. Le sue edizioni, per lo stile corretto ed elegante, ornate da artistici frontespizî e da intagli eseguiti dai migliori artisti, sono oltremodo pregevoli e rare per la maggior parte, rarissime alcune. Editore dei letterati più conosciuti quali l'Ariosto, Bembo, N. degli Agostini, A. Comazzano ed altri, lo Z. fu con loro in rapporti continui e amichevoli; mantenne anche frequenti contatti con principi e personaggi cospicui ai quali dedicò personalmente le sue edizioni. La principale sua produzione consiste nella traduzione in volgare degli autori greci e latini, in libri di carattere poetico e letterario, operette scientifico-popolari, trattati di aritmetica e calligrafia, abachi, modelli di ricami, ricettarî, guide per i pellegrini in Terrasanta, ecc. La sua impresa fu l'effigie di S. Nicola.

Alla sua morte la continuazione della stamperia fu assunta da Iacopo Zoppini (1550, Fabio e Agostino Zoppini (1553-89) e Agostino Zoppini e nipoti (1598), che seguitarono a stampare libri, senza però migliorare la produzione dell'antecessore.

Bibl.: A. Fulin, Documenti per servire alla storia della tipografia veneziana, in Archivio veneto, XXIII, Venezia 1882; A. Tessier, S. Bongi, Fr. Roediger, in Giornale degli eruditi e curiosi, I e II, Padova 1882-83; E. Pastorello, Tipografi, editori, librai a Venezia nel secolo XVI, Firenze 1924.

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