Filosofo e storico della filosofia (Castelvetrano, Trapani 1875 - Firenze 1944).
Professore nelle università di Palermo (1906-13), Pisa (1914-16), Roma (dal 1917).
Direttore scientifico della Enciclopedia Italiana (1925-38) e vicepresidente dell'Istituto (1933-38).
Direttore delle sezioni Storia della filosofia, Storia del Cristianesimo (1925-29) e della sezione Filosofia e Pedagogia (1930-37) della Enciclopedia Italiana.
Senatore del Regno (dal novembre 1922).
Ministro della Pubblica Istruzione (1922-24), realizzò la riforma della scuola (1923).
Autore del "Manifesto degli intellettuali fascisti" (1925).
Socio nazionale dell'Accademia dei Lincei (1932).
Presidente dell'Accademia d'Italia (1943).
Fondò il Giornale critico della filosofia italiana (1920).
Fu ucciso a Firenze da un gruppo di giovani aderenti ai GAP.
Tra le sue opere:
Sommario di pedagogia (2 voll., 1913-14);
La riforma della didattica hegeliana (1913);
Teoria generale dello spirito come atto puro (1916);
I fondamenti della filosofia del diritto (1916);
Sistema di logica (2 voll., 1917-23);
Discorsi di religione (1920);
Studi sul Rinascimento (1923);
Filosofia dell'arte (1931);
Genesi e struttura della società (post. 1946).