FRANCESCO IZZO (Castellammare di Stabia 1954) vive a Firenze dal 2006. Di formazione scientifica, la sua vita professionale si è svolta nella direzione d’impresa. Nel 1992 cura Il diritto al caso. Diagnosi genetica: le conoscenze e le scelte (Sellerio editore, Palermo). Dall’incontro del 1988 con Leonardo Sciascia si accende la passione per la letteratura e la grafica d’arte. Qualche anno più tardi dà vita agli Amici di Leonardo Sciascia (www.amicisciascia.it) sodalizio non lucrativo costituitosi alla Biblioteca Comunale di Palazzo Sormani a Milano, sull’esempio delle société des amis francesi. Dal 1995 cura, per gli Amici di Sciascia, la collana fuori commercio di cartelle di grafica d’arte «Omaggio a Sciascia». Tre anni più tardi solleva il velo dagli scritti d’arte di Sciascia disseminati in articoli a stampa, prefazioni, note, testi in cataloghi di mostre e in cartelle d’incisioni (Come Chagall vorrei cogliere questa terra. Leonardo Sciascia e l’arte. Bibliografia ragionata di una passione, in La memoria di carta, a cura di Valentina Fascia, Milano, Edizioni Otto/Novecento 1998). Nel 2010 con il Sindaco Moratti e nel 2014 con il Sindaco Pisapia la città di Milano assegna agli Amici di Leonardo Sciascia il riconoscimento di Benefattore per la donazione delle opere incise del Premio Sciascia alle raccolte d’arte museali. Con la casa editrice Leo S.Olschki (Firenze) fonda nel 2011 «TODOMODO», la prima rivista annuale internazionale di studi sciasciani, e la collana «Sciascia scrittore europeo»; e ancora, con lo stesso editore, idea la collana «Smara», curando nel 2019 il volume inaugurale dedicato a Sciascia e Mino Maccari (E Sciascia che ne dice? Il catalogo è questo). Per i tipi del Girasole (Valverde, Catania) curai cataloghi in tiratura limitata del «Premio Leonardo Sciascia amateur d’estampes» (dieci cataloghi pubblicati dal 1998 al 2021).