Nascono nel quartiere 167B di Lecce e sono uno degli esiti del progetto Asteroide B167, vincitore del bando la Scuola attiva la Cultura, azione del Piano Cultura Futuro Urbano, promosso dalla direzione generale Arte e architettura contemporanee e periferie urbane del Ministero dei beni, delle attività culturali e del turismo (MiBACT), per sostenere progetti di rigenerazione urbana a base culturale nelle periferie delle città. L’epicentro è il liceo scientifico Giulietta Banzi-Bazoli: un “collaboratorio” in cui hanno preso forma esperienze partecipative, digitali, espressive e di comunità, trasformando la scuola in una vera e propria infrastruttura sociale del quartiere. Il 167 è un grande complesso di edilizia popolare curato da ARCA Sud, partner del progetto. Un quartiere oltre il centro storico, non più zona grigia dove la città perde i suoi valori ma luogo dove, attraverso il progetto Asteroide B167, le differenze si sono diluite e le diversità sono diventate un valore. Luogo dove le persone hanno condiviso gli stessi valori, le stesse emozioni e hanno imparato a celebrare la cultura dell’incontro. Il liceo, collocato fisicamente ai margini del quartiere, ospita una piccola minoranza di studenti che abitano nel 167. Una scuola quindi allo stesso tempo distinta e distante dal contesto, che tuttavia ha accolto la sfida sottostante il progetto: diventare attivatore di un processo in grado di costruire relazioni con il quartiere, potenziarne lo sviluppo a base culturale, diventando lo snodo di una trama con cui intrecciare la fitta rete dell’associazionismo di base, valorizzandone la creatività.

In un processo virtuoso, che ha generato relazioni con ARCA Sud e il Comune di Lecce, è stato possibile, fra l’altro, progettare le condoteche, biblioteche di condominio, angoli di lettura in piccoli ambienti dedicati negli spazi comuni degli edifici abitativi per la condivisione e lo scambio dei libri e per la diffusione della lettura di prossimità. Un’idea nata dai residenti già coinvolti nel progetto LEF167, cantieri innovativi di antimafia sociale, e dalle associazioni che operano nel quartiere, soprattutto Le ali di Pandora e da 167BrEvolution. Con AMA – Accademia Mediterranea dell’Attore, si sono ritrovate a condividere l’azione e a svilupparla grazie alle pratiche collaborative, promosse dall’Associazione Mecenate 90, che sono state il tratto distintivo del progetto. Per la realizzazione concreta di questa biblioteca diffusa, unica e innovativa, il Polo Bibliomuseale di Lecce ha donato cinquecento volumi dati in custodia al liceo Banzi che farà della sua biblioteca scolastica il primo presidio delle condoteche, il motore che alimenterà le sedi collocate in dieci locali di altrettanti condomini.

Si va quindi componendo una grande biblioteca di comunità: gli abitanti potranno leggere, custodire, conservare e scambiare libri, in un circuito virtuoso di conoscenza e socializzazione, connesso alla scuola sul fronte dell’innovazione digitale. Il liceo Banzi ha infatti realizzato BLIBER, una web-app innovativa di book-sharing, che nasce per condividere le biblioteche degli studenti, delle loro famiglie e di tutti, attraverso prestiti, scambi o messa in circolo dei propri libri. Sarà il cuore digitale delle condoteche che, con la strategia dell’app, potenziano ed estendono la propria funzione. Uno strumento tecnologico al servizio del libro cartaceo per generare una fitta rete di relazioni: studenti di varie scuole, che si scambiano esperienze e “toccano” le reciproche letture, abitanti del quartiere che, a loro volta, mettono in relazione i libri delle condoteche con cittadini degli altri quartieri della città. L’oggetto libro si colora dell’energia dei luoghi che l’hanno ospitato. Questo significa muovere il libro, “liberarlo”, mettere in circolo il testo, l’oggetto, l’esperienza di chi lo consegna, di chi lo riceve e tutte le possibili storie che ne accompagnano la circolazione. Il libro dell’infanzia, il libro del primo amore, il libro più amato sono spinte coraggiose alla condivisione e alla bellezza dello scambio che si colora di emozioni. I piccoli con i grandi, i grandi con i piccoli, le famiglie con i singoli. Donne e uomini in situazioni e contesti diversi. Provenienze che si intrecciano con i testi e i commenti che li accompagnano. BLIBER consente di condividere i libri di ognuno, mettendoli “su strada”, tracciandone i percorsi, i chilometri fatti, le persone che ha intercettato. E si potranno sviluppare interazioni tra mondo virtuale e mondo reale, con la definizione di protocolli di scambio, identificando i luoghi, i punti di una grande condoteca, diffusa e disseminata, con un “bollino” identificativo esposto nei luoghi.

Se i libri abitano un luogo, possono essere rintracciati e scambiati, quel luogo può diventare un ambiente sociale di una condoteca diffusa. Cosa potrà fare un libro che viaggia nessuno lo sa. A Lecce, si sta per mettere in cammino.

Immagine: La app BLIBER (foto di Ledo Prato)

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