Il nuovo aggiornamento di Google Translate rappresenta finora il più duro colpo inferto dal colosso di Mountain View alle fondamenta della torre di Babele. La nuova versione introduce infatti due significative novità destinate a rendere il dialogo tra lingue diverse ancora più facile, immediato e funzionale.

Non solo la nuova applicazione consente di portare sempre con sé un comodo “traduttore simultaneo” capace di ascoltare e tradurre in presa diretta una conversazione tra due interlocutori, ma soprattutto inaugura un nuovo servizio in grado di tradurre automaticamente sul display della fotocamera le informazioni stampate su cartelloni, volantini, insegne e altre superfici piane.
La prima grande novità riguarda la funzione “real-time” di Google Translate, che rispetto alla versione precedente si distingue per un utilizzo più immediato e per una velocità di esecuzione decisamente maggiore: grazie alla nuova versione basterà selezionare le due lingue di riferimento affinché l’app sia pronta a riconoscere e tradurre il primo “intervento”. Con il nuovo aggiornamento, inoltre, il servizio diventa per la prima volta disponibile anche su sistema operativo iOS. Decisamente più spettacolare l’innovazione inaugurata con Word Lens, collegata a un’app lanciata sul mercato da Google circa un anno fa. Grazie a Word Lens basterà infatti puntare l’obiettivo della fotocamera verso una insegna o un cartellone – facendo attenzione che il soggetto entri per intero nell’inquadratura – per avere direttamente sullo schermo di smartphone e tablet una rappresentazione grafica della traduzione, rispettosa di dimensioni del carattere, font e design. Un’applicazione che – non è difficile immaginarlo – diverrà presto un must per tutti i viaggiatori del mondo.
Siamo di fronte a due applicazioni dai risvolti potenzialmente rivoluzionari, con le quali Google conta di aumentare la popolarità di un servizio già utilizzato da oltre 500 milioni di persone al mese, per un totale di circa un miliardo di traduzioni al giorno. È interessante inoltre analizzare la tempistica del rilascio, avvenuto a ridosso della presentazione di una nuova funzione di Skype (e quindi, di Microsoft) che possiede per molti aspetti caratteristiche analoghe, ma limitate a due sole lingue (inglese e spagnolo). A dimostrazione che la battaglia per il predominio sul mercato dell’IT passa anche attraverso una nuova generazione di traduttori automatici.

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