30 agosto 2021

NFT: lo straordinario successo delle balene digitali e di un ragazzo di 12 anni

Benyamin Ahmed, un ragazzo di 12 anni che vive a Londra, ha guadagnato 290.000 sterline (circa 340.000 euro) con la vendita di una collezione di immagini digitali, Weird whales, che riproducono 3.350 balene disegnate con le modalità e le tecniche della pixel art e che sono ispirate al videogioco Minecraft. Nonostante la giovanissima età, Benyamin ha accumulato una certa esperienza nel campo della produzione digitale e non intende fermarsi; suo padre Imran è uno sviluppatore di software che lo ha incoraggiato ad avvicinarsi al mondo del coding già all’età di 5 anni, un percorso che ha condiviso con suo fratello Yousef, di un anno più grande. Benjamin Ahmed, sostenuto dalla competenza e dalla passione del padre, si è poi cimentato nella produzione di non-fungible tokens (NFT). Gli NFT sono una sorta di garanzia che consente di provare il possesso di un oggetto digitale agevolando e rendendo più sicuro il mercato di questi prodotti; gli NFT hanno di fatto rivoluzionato negli ultimi anni il mercato dell’arte e della creatività digitale. Attraverso questa modalità, le balene di Benyamin Ahmed diventano prodotti unici con un proprietario certificato.

Weird whales non è il suo primo progetto realizzato in questa modalità; mesi fa, Benyamin aveva proposto un’altra serie, ispirata anche questa al videogioco Minecraft, che però aveva avuto un riscontro molto più limitato. Le Balene strane invece, ideate durante un periodo di vacanze scolastiche, hanno avuto un successo immediato; la serie è stata promossa dallo stesso autore attraverso una pagina di Linkedin, un canale YouTube e soprattutto tramite Twitter, dove Benyamin appare come Obi Wan Benoni, un nome chiaramente ispirato alla serie Guerre stellari. Il successo di Weird whales è dovuto, secondo il padre, non tanto al valore intrinseco dell’opera, quanto alla precocità dell’autore e alla innovatività del mezzo impiegato. In una intervista pubblicata sul Guardian, Imran Ahmed ha sviluppato un paragone illuminante con le potenzialità che avrebbe avuto un libro originale scritto da un ragazzo di 12 anni subito dopo l’invenzione della stampa. Benyamin non ha un conto in banca e intende lasciare i suoi guadagni nella criptovaluta Ethereum; sulla base del recente successo sta già lavorando al prossimo progetto, dedicato ai supereroi. Con saggezza, Benyamin invita i suoi coetanei ad avventurarsi in questo campo solo se lo fanno con piacere; altrimenti è meglio ballare o cucinare, seguendo la propria vocazione.

Lo strano caso delle balene, clamoroso soprattutto per l’età del protagonista, ha rilanciato il dibattito sugli NFT, la loro connessione con le criptovalute, e gli sviluppi possibili. Nonostante difficoltà e incertezze normative, questo mondo appare in espansione; dopo la clamorosa vendita avvenuta l’11 marzo dell’opera d’arte digitale Everydays: The first 5000 days di Beeple, alias Mike Winkelmann, venduta per 69,3 milioni di dollari in un’asta on-line promossa da Christie’s, numerosi artisti e creativi hanno utilizzato gli NFT per commercializzare i loro prodotti. Gli scettici restano numerosi e ipotizzano che la moda passerà presto e la bolla finanziaria costruita intorno crollerà rapidamente. Ma non sono pochi a scommettere che sarà invece il mercato tradizionale ad arretrare e il futuro dell’arte navigherà felicemente nella rete come una balena colorata.

 

Crediti immagine: Marco Verch Professional Photographer [Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)], attraverso www.flickr.com