26 febbraio 2018

Quando iniziarono i Sapiens a emigrare dall’Africa?

Annunciata in un articolo apparso su Science a firma di un gruppo di archeologi delle università di Tel Aviv e Haifa la scoperta di una mandibola di un probabile Homo sapiens nella grotta di Misliya, sul Monte Carmelo, in Israele, che potrebbe risalire a 177.000-194.000 anni fa. Se tale datazione fosse corretta, e se si trattasse realmente del resto di un uomo morfologicamente moderno, la storia della migrazione dei Sapiens dall’Africa verso gli altri continenti andrebbe retrodatata di circa 50.000 anni.

Fino a oggi i più antichi fossili di uomini moderni ritrovati fuori dal continente ‘madre’ risalivano a circa 90.000-120.000 anni fa, ed erano quelli delle grotte di Qafzeh, in Galilea, e Skhul, sempre sul Monte Carmelo. È molto difficile stabilire anche con una ragionevole approssimazione l’età di reperti così antichi e ogni ritrovamento richiede anni di studi e di analisi compiuti incrociando metodi diversi, che possono peraltro condurre a stime discordanti. Il ritrovamento nella grotta di Misliya risale infatti al 2002 e nel corso di questi anni è stato analizzato in tre diversi laboratori con altrettanti metodi: dapprima in un laboratorio australiano, per stabilire che non si trattasse di un Neanderthal; quindi in Francia e in Israele, per cercare di definirne l’età, analizzando anche gli utensili e altri elementi presenti nella grotta, che costituiva un campo base per la caccia e in cui vi erano quindi giacigli, selce bruciata, strumenti litici tipici del Paleolitico. Sono state compiute scansioni ad alta risoluzione micro-CT, realizzate copie in 3D ed è stato paragonato il reperto della mandibola ad altri resti di Ominidi provenienti da Africa, Asia ed Europa.

Mentre sulla datazione sembra esserci un buon accordo, la questione più discussa è se si tratti realmente di un Sapiens, poiché esso ha prevalenti elementi morfologici moderni e alcuni in comune con i Neanderthal. Si ipotizza quindi uno scenario diverso da quello fino a oggi più accreditato, secondo cui non vi fu un unico grande esodo dall’Africa, ma piccoli flussi di Sapiens, a partire da un’epoca molto più remota di quanto si pensasse e per migliaia di anni, entrarono e uscirono dal continente, continuando nel contempo a interagire culturalmente e a mischiarsi anche con altri gruppi di Ominidi. Tale ricerca è anche coerente con i risultati di altri recenti studi basati sull’analisi del DNA, che andranno tuttavia confermati e di cui si dà notizia su Nature, in cui si suggerisce la presenza dei Sapiens in Eurasia già 220.000 anni fa.

 

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