Sin dai tempi di Túpac-Amaru, passando per i Libertadores della lotta contro la colonia spagnola, Pancho Villa ed Emiliano Zapata in Messico, per arrivare fino a Che Guevara e le rivoluzioni centroamericane degli anni Ottanta, nell'immaginario internazionale l'America Latina è sinonimo di ribellione e lotta. Eppure, si tratta del continente più disuguale del mondo, dove il 10% più ricco della popolazione concentra il 37% della ricchezza prodotta. E quindi, la terra ribelle e indomita, è un mito di cui si è nutrito il cosiddetto primo mondo, o una realtà che vive nei corpi e nelle braccia dell'America Latina?
Ne parliamo con Fulvia Zegna e Andrea Cegna.
Andrea Cegna è un giornalista senza tessera, frequentatore dell’America Latina, viaggiatore, attivista sociale. Redattore di Radio Onda d’Urto, collaboratore di Manifesto e Radio Popolare, autore di due libri e un documentario sul Messico e il Chiapas. Nel marzo 2020 ha fondato il sito di informazione OlaAmericana.info.
Fulvia Zega è una storica, dottore di ricerca in Studi Americani presso l’Università Roma Tre e docente di Storia dell’America Latina presso l’Università di Genova. È stata visiting professor in diverse università del Brasile. Le sue ricerche si concentrano sugli autoritarismi latinoamericani ed europei, sull’antisemitismo e sulle politiche migratorie. È esperta di visual and iconic studies e in particolare dell’uso della vignetta satirica e della fotografia come fonti per la storia politica latinoamericana. Il suo ultimo libro è Il mondo sotto la svastica. Migrazioni e politica in Argentina e Brasile, Aracne, Roma 2018.
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