5 dicembre 2017

Jared Kushner, erede della dinastia Trump

Gli Stati Uniti sono un cimitero di dinastie. Fedele alla storia e alla narrativa presidenziale americana anche Donald Trump sembra voler fondare la sua, da outsider della politica. Appena eletto pregò sua moglie Melania di rimanere al suo fianco, per il bene dell’immagine e della nazione, mentre alla primogenita Ivanka ha conferito un ufficio nella West Wing, l’ala della Casa bianca dove si trovano i box dei più importanti funzionari governativi.

Sebbene non ricopra nessun ruolo nell’amministrazione la first daughter è al centro della politica statunitense: in Giappone, insieme al primo ministro Shinzo Abe, ha tenuto un discorso sul ruolo delle donne nell’economia mondiale, poi è volata in India a capo della delegazione USA presente al summit dell’Imprenditoria globale. Alcuni commentatori d’Oltreoceano sostengono che si starebbe già preparando per diventare la prima donna a sedersi sulla poltrona presidenziale. Ma Ivanka Trump per ora non è sola sulla passerella internazionale. 

Accanto a lei c’è il marito Jared Kushner, classe ’81, divenuto “senior advisor” di Donald Trump dopo averlo sostenuto nell’ombra durante la campagna elettorale.

Figlio di un’influente famiglia ebrea ortodossa del New Jersey, Kushner si laurea ad Harvard ritrovandosi tra le mani, a soli ventitré anni, la Kushner Companies dopo che il padre Charles, capo dell’azienda immobiliare e sostenitore del Partito democratico, viene condannato a due anni di prigione per evasione fiscale. Appena insediatosi sposta gli affari a New York, epicentro economico e finanziario del Paese, allargando così la sua rete di contatti, tra i quali spunta anche il nome di Ivanka Trump. Nel 2006 decide di acquistare il New York Observer, uno dei pochissimi quotidiani schieratosi con il candidato repubblicano all’inizio della campagna elettorale, e l’anno dopo, nel 2007, sposa la figlia di quello che diventerà, dieci anni dopo, l’uomo al comando degli Stati Uniti d’America.

Jared Kushner appare come un giovane dalla buona educazione e low profile, eppure Henry Kissinger lo ha definito “il più influente consigliere della Casa bianca”. Non a caso in questo primo anno di governo l’enfant prodige del New Jersey ha avuto un ruolo decisivo in tutte le scelte più importanti di Donald Trump, prima e dopo la sua elezione: dalla nomina del vice Mike Pence ai tentativi di mediazione con i leader del partito repubblicano, fino ai contatti con importanti donatori e sostenitori del GOP (Grand Old Party) che avevano fatto un passo indietro, spaventati dalla retorica incendiaria di Trump. Col passare del tempo ha rafforzato la sua autorevolezza all’interno della prima cerchia presidenziale, al punto da apparire tra i principali promotori del licenziamento di Steve Bannon, allora chief strategist e portavoce di un’agenda isolazionista in politica estera, strappandogli di mano, pur senza nessuna esperienza né credenziali diplomatiche, tutta una serie di dossier internazionali delicatissimi. Negli ultimi mesi è volato in Iraq per consultarsi con le truppe americane sul territorio, quando la norma vuole che sia il segretario di Stato a farlo, in questo caso Rex Tillerson. Ha poi seguito Trump nella visita ufficiale in Arabia Saudita e incontrato in più occasioni il principe ereditario Mohammed bin Salman, suo coetaneo, con il quale condivide visioni e progetti per la regione. 

Tra questi ci sarebbe anche un processo di pace regionale israelo-palestinese volto ad arginare la progressione militare e diplomatica della Repubblica islamica dell’Iran nel Vicino e Medio Oriente. L’obiettivo di Kushner, dunque, sarebbe quello di convincere Arabia Saudita, Egitto, Emirati Arabi Uniti e Giordania a rafforzare l’alleanza con Israele in chiave anti-sciita.

Jared Kushner sembra avere tutte le carte in regola per ritagliarsi un futuro politico di primo piano: radicamento nel contesto newyorkese, contatti solidi nell’establishment progressista, prospettive geopolitiche atlantiche e filoisraeliane, volto mediatico, marito della donna più corteggiata d’America. La dinastia Trump è nata.


© Istituto della Enciclopedia Italiana - Riproduzione riservata