Condizioni per il cessate il fuoco, possibile mediazione cinese e turca, futuro ruolo dell’Italia e rispetto dei contratti di fornitura del gas al nostro Paese sono i temi discussi nella telefonata che ha avuto luogo oggi tra il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi e il presidente russo Vladimir Putin. Dei contenuti del colloquio ha riferito lo stesso Draghi in una conferenza stampa tenuta presso la sede della stampa estera a Roma. Secondo le parole del capo del governo italiano, ad una domanda specifica sulla possibilità di un imminente cessate il fuoco Putin ha replicato sostenendo che «le condizioni non sono mature». Segnali di ottimismo verrebbero invece da un lato dall’apertura del corridoio umanitario di Mariupol′, dall’altro dalla considerazione che «lo spazio per un ruolo cinese nella mediazione esiste ed è molto significativo, e verrà toccato sicuramente nel vertice tra Ue e Cina». Rilevante anche il ruolo di mediazione che potrà svolgere la Turchia e quello che potrà assumere l’Italia, «richiesta come garante da Russia e Ucraina per sorvegliare sull’attuazione delle clausole» di un futuro negoziato di pace. Sul tema, cruciale per il nostro Paese, della regolarità delle forniture di gas, il presidente russo ha confermato che i contratti esistenti «rimangono in vigore».

Immagine: Mario Draghi (16 aprile 2021). Crediti: Alessia Pierdomenico / Shutterstock.com

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