Si dimette a sorpresa il presidente del Kazakistan Nursultan Nazarbaev, una decisione annunciata in un discorso alla televisione nel quale non sono state specificate le motivazioni di questa scelta; la sua carica sarà ricoperta ad interim fino alle nuove elezioni dal presidente del Senato Kassym- Jomart Tokayev. Nazarbayev rimarrà comunque capo del Consiglio di sicurezza, una posizione che ricoprirà a vita, e leader del partito Nur Otan. Solo un mese fa Nazarbayev, presidente dal 1990 e rieletto nel 2015 per la quinta volta, aveva chiesto le dimissioni del governo a causa degli obiettivi di sviluppo mancati dal Paese e nominato poi nuovo primo ministro Askar Mamin, annunciando contemporaneamente una serie di provvedimenti a favore degli strati sociali più disagiati; un atto forte che ‒ anche per via dell’abolizione dal 2007 del limite al numero dei mandati ‒ aveva fatto pensare a una volontà di mantenere ancora il suo ruolo di presidente.

Si aprono ora le ipotesi sul possibile successore di un leader che ha dato certamente stabilità al Paese, ricco di risorse petrolifere e in una strategica posizione confinante con Russia e Cina, ma al prezzo secondo molti osservatori di forti limitazioni della libertà di espressione, soppressione del dissenso e abusi di autorità; forti dubbi sono stati espressi anche rispetto alla legittimità e regolarità delle sue rielezioni, ottenute sempre con consensi quasi unanimi (le ultime del 2015 vinte per esempio con il 98% dei voti).

Immagine: Nursultan Nazarbaev (21 dicembre 2015). Crediti: President of Russia (http://en.kremlin.ru/catalog/persons/43/events/50982/photos/42889). Creative Commons Attribution 4.0 International