Il risultato della consultazione elettorale che si è svolta domenica 23 giugno per eleggere il sindaco di Istanbul è nettissimo e non lascia spazio a dubbi: il candidato del Partito popolare repubblicano (CHP, Cumhuriyet Halk Partisi) Ekrem İmamoğlu ha ottenuto il 54% dei voti, staccando di 10 punti percentuali il suo sfidante Binali Yıldırım, sostenuto dal Partito della Giustizia e dello Sviluppo, (AKP, Adalet ve Kalkınma Partisi), guidato dal presidente Recep Tayyip Erdoğan. Una conferma dunque, una vittoria ancora più nitida rispetto alle elezioni del 31 marzo – poi annullate per una discussa decisione della Commissione elettorale suprema che aveva contestato presunte irregolarità nelle nomine dei funzionari preposti al controllo delle procedure – quando İmamoğlu si era affermato con uno scarto di alcune migliaia di voti, e un chiaro messaggio per Erdoğan, per l’importanza che riveste la città, fulcro della vita economica e politica della Turchia. La decisione della Commissione elettorale di invalidare il risultato della prima consultazione, percepita da una larga parte dell’opinione pubblica come una forzatura frutto di pressioni da parte del governo, ha in realtà compattato il fronte favorevole a İmamoğlu e fatto schierare i numerosi indecisi e astenuti della precedente consultazione. Il nuovo sindaco ha tuttavia espresso con toni pacati e concilianti la sua soddisfazione per il risultato: ha parlato di un ‘nuovo inizio’, affermando che non è più tempo di divisioni, conflitti e faide politiche, ma di lavorare insieme, e ha teso una mano a Erdoğan, dichiarandosi pronto a collaborare con lui per risolvere i problemi della città.

Immagine: Manifesti per celebrare la vittoria di Ekrem İmamoğlu alle elezioni locali del 2019 nella Municipalità metropolitana di Istanbul, Turchia (13 April 2019). Crediti: MHIRM [CC BY-SA 3.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], attraverso Wikimedia Commons

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