Cantanti, pittori, scrittori e scultori possono esultare: le professioni legate all’arte e alla cultura sono quelle che permettono di invecchiare meglio.

Lo rivela il dossier Anziani e lavoro del Centro studi 50&più, e in effetti, a giudicare dalle recenti esibizioni degli ultrasettantenni Rolling Stones o dalle melodie del “Frank Sinatra d’Europa” Charles Aznavour, 92 anni, il risultato non dovrebbe sorprendere.

Da sempre, gli artisti sono tra i lavoratori più longevi, e anche tornando indietro nel tempo non mancano illustri conferme. Basti pensare a Michelangelo Buonarroti, che continuò a scolpire la sua Pietà Rondanini fino a tre giorni prima della morte, avvenuta nel 1564, alla veneranda età di 88 anni.

Ma oggi, sottolinea il Centro Studi 50&più, siamo davanti a una nuova rivoluzione che coinvolge tutto il settore artistico. Gli attori, ad esempio, restano in scena sempre più a lungo. Merito del “filone” di produzioni legato alla terza età, dei tanti film ambientati in case di riposo, ma soprattutto della sempre più frequente realizzazione di “sequel”, dove l’“eroe” che ritorna invecchiato spesso riesce a rendere la trama ancora più interessante. A Hollywood questi ruoli sono pochi e spesso riservati esclusivamente alle star, ma in Italia sono tantissimi gli attori, soprattutto teatrali, che calcano il palco con successo anche in età avanzata, dimostrando che praticare l’arte drammatica allunga la vita, e non potrebbe essere altrimenti, visto che recitare aiuta a tenere in esercizio la memoria, la parte del cervello che più alimenta la vita.

Escludendo chi ha avuto la fortuna di dedicare la vita ad arte e cultura, le professioni in cui si registra una maggior presenza di lavoratori senior sono tutte tra i dipendenti pubblici, con prefetti, magistrati, insegnanti universitari, impiegati ministeriali, regionali e degli enti locali in pole position. Mentre ragionieri, notai e medici sono le categorie più mature tra i professionisti iscritti agli albi.

Vita complicata, invece, per gli over 60 che lavorano a contatto con le categorie più “problematiche”, come malati, bambini, adolescenti e criminali. Poliziotti, infermieri e maestri sono, infatti, tra i lavori più stressanti, specialmente in età avanzata. La maglia nera spetta però all’edilizia, dove il rischio di incidenti sul lavoro per gli over 60 è critico, e le vittime sono in continua crescita.