Nome: Scott
Cognome: Thompson
Formazione: laurea in Contabilità e Informatica conseguita presso il Stonehill College di Easton del Massachusetts.
A leggere queste poche informazioni riguardanti l’ormai ex amministratore delegato di Yahoo! non ci sarebbe nulla di strano se non fosse che la laurea in Infomatica non è mai stata ottenuta. Una “bugia” non da poco dal momento che Thompson ha dovuto presentare le dimissioni e lasciare il posto a Ross Levinsohn, nominato ad interim suo sostituto. Travolto dallo scandalo, il manager ha parlato di «errore involontario» nel riportare all’interno del proprio curriculum il titolo di studio; difficile credergli poiché la fantomatica laurea non solo non risulta presente negli archivi dell’università ma il corso in Computer Science è stato chiuso dallo stesso ateneo ben quattro anni prima che il futuro laureando potesse portare a termine gli studi.
A far partire le indagini riguardanti i titoli accademici di uno degli uomini di punta di Yahoo! è Daniel Loeb, azionista della società, da subito avverso alla nomina di Thompson al posto dell’uscente Carol Bartz. Inevitabile che una questione così delicata e imbarazzante non coinvolga esclusivamente lo stesso Thompson al centro di tante polemiche; ad essere seriamente danneggiata è pertanto anche l’immagine di uno dei più importanti motori di ricerca americani, colosso già costretto da tempo ad una dura e costante competizione con altri grandi del settore per rimanere in auge. A tal proposito fonti interne all’azienda assicurano che le prestazioni professionali del loro ad sono state espletate nel corso del mandato sempre ad alto livello, condotta che quindi non ha intaccato la qualità dei servizi offerti dalla società. Lo scandalo delle “finte lauree” non è purtroppo un caso isolato nel panorama internazionale e non. È solo di pochi giorni fa la notizia della presunta laurea presa da Renzo Bossi in Albania (che nega di essere mai stato a Tirana) e volendo allontanarci dal mondo della politica sono molteplici i casi di finti medici che curano ed esercitano la professione senza essersi mai laureati.
Tuttavia nel caso di Thompson è bene precisare che la questione prende una piega diversa – ma non meno grave – poiché oggetto di tanto scalpore non è un titolo mai preso ma una “inesattezza” relativa al titolo conseguito (Thompson è laureato “solo” in Contabilità e non, anche, in Informatica). Al di là dei possibili risvolti e cambiamenti ai quali assisteremo nei prossimi giorni, l’aver dichiarato il falso ha cancellato con un colpo di spugna la credibilità di un professionista che avrebbe potuto continuare ad essere tale ancora per molto.