Prova legale e libero convincime...

Marco Russo

 

Marco Russo

Prova legale e libero convincimento del giudice

Giappichelli

Torino 2017, XII-292

 

 

Nel lavoro che si presenta l’autore indaga le plurime ragioni che autorizzano a ritenere che il modello della prova legale attraversi oggi una crisi irreversibile, acuita dal superamento, nel sentire sociale prima ancora che nelle aule di giustizia, di alcune delle massime d’esperienza su cui si fonda la paternalistica preoccupazione del legislatore che non tollera dubbi sull’attendibilità di prove ritenute astrattamente infallibili: si pensi alla sempre più discutibile massima per cui nessuno riconoscerebbe un fatto a sé sfavorevole se esso non fosse vero, che costituisce il presupposto dell’assegnazione del valore di prova legale alle dichiarazioni confessorie e che, se si pensa alle figure negoziali della simulazione e dell’intestazione fiduciaria della proprietà, non appare conforme alla realtà dei moderni traffici giuridici; o alla cavalleresca e altrettanto superata concezione del processo civile emergente dalla disciplina del giuramento - già definito da autorevole dottrina degli anni Settanta, non a torto - un “relitto” giuridico “di tempi lontani” (Liebman) - per cui la parte, se solennemente sfidata a giurare sui fatti da essa affermati, non oserà dichiarare il falso.

Esaminate le critiche esprimibili sul piano astratto al sistema della prova legale, lo scritto si prefigge di verificare se in concreto il modello garantisca almeno quegli effetti di economia processuale e di razionalità pragmatica che costituiscono l’utilità caratteristica (Carnelutti) del sistema e se, in caso di risposta affermativa, i pretesi vantaggi in termini di semplificazione della fase istruttoria, e dunque di accelerazione dei tempi del processo, giustificano quel “deficit di verità” (Taruffo) connaturato al rischio di vincolare il giudice all’accertamento di un fatto che, malgrado la patente di verità garantita dalla sussistenza di una prova legale, in realtà non è mai avvenuto (o al contrario sia accaduto, malgrado una prova piena, teoricamente, ne attesti la mancata verificazione).

 

Gennaio 2018