I verbi uscenti all’infinito in -iare con la i non accentata (atona) nelle forme con l’accento sulla radice – come nel caso di copio – perdono tale i davanti a un’altra i. Pertanto avremo il passaggio da copii a copi e da copiino a copino. Nella sua grammatica Italiano (garzantina), Luca Serianni aggiunge: «Tuttavia può essere opportuno scrivere odii (da odiare) per distinguerlo da odi (2a persona del presente indicativo di udire)».