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Nell’indicazione dello stato in luogo e del moto a luogo, le preposizioni in e a trovano vasto campo di applicazione. In generale, nell’italiano contemporaneo si assiste, negli ultimi anni, a un processo di sovraestensione dell’uso della preposizione a (semplice o articolata), a danno di altre preposizioni o in concorrenza con esse. La norma va modificandosi sotto la spinta dell’uso generalizzato dei parlanti. Talvolta è possibile localizzare i centri o le aree di irradiazione dei mutamenti. È il caso di determinati usi locativi della preposizione a, preferita a in a Roma e nel Meridione e in rapida diffusione verso Nord, dove prevale ancora il canonico in: si pensi ad abito a via Rossi rispetto al tradizionale abito in via Rossi. Ormai la scelta, per il parlante, è ammessa e libera. Lo stesso dicasi per il caso citato nella domanda.