La scelta del verbo ausiliare per i tempi composti del verbo servile seguito dall'infinito essere è semplice: si deve usare avere. Dunque, avrebbero potuto essere.

Se vi fosse anche la presenza di un pronome personale o riflessivo atono (mi, ti, gli/le, ci, vi, si) o di particelle atone come ci/vi (locative, presentative, fraseologiche), la situazione, almeno in parte, cambierebbe: si userebbe l'ausiliare essere in caso di anticipazione del pronome (gli sarebbe potuto essere utile; ci saremmo dovuti essere tutti), avere in caso di posticipazione del pronome (avrebbe potuto essergli utile; avremmo dovuto esserci tutti).