Il congiuntivo presente non ha fatto una brutta fine: è vivo e vegeto, non langue e non vegeta. È vero, però, che da tempo tende a diffondersi nel parlato, epicentro Roma, l'uso del congiuntivo imperfetto in luogo del presente in caso di esortazione riferita a terze persone (singolare o plurale), anche in proposizione subordinata: Che la smettesse di criticare!; Venisse qui a spiegare il perché della sua posizione!; digli che studiasse di più, invece di perdere tempo.

L'uso è marcato diafasicamente (informalità colloquiale) e diatopicamente (viene percepito come romano, centrale o centro-meridionale). Naturalmente è da evitare in ogni conversazione o testo scritto che abbia la pretesa di una media o alta formalità e neutralità del tono.

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