La locuzione sostantivale femminile armata Brancaleone sta a indicare, con intento scherzoso (ma anche, volendo, apertamente derisorio e dispregiativo) un qualsiasigruppo di persone volenterosamente associate in una qualche impresa, attività, lavoro, missione, che mostra evidenti limiti di organizzazione ed efficienza. Insomma, si parla di una squadra raccogliticcia e male assortita.

L’espressione riprende il titolo di un grande film comico di Mario Monicelli, L’armata Brancaleone (1966), nel quale si narrano le avventure, picaresche e grottesche, ambientate nel Medioevo, di un raffazzonato manipolo di briganti messo insieme dal millantatore e fraudolento Brancaleone da Norcia (Vittorio Gassman) allo scopo di prendere possesso di un feudo in terra pugliese.

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