Ancora oggi, c’è chi si lamenta per la presunta “stranezza” formale del neologismo apericena, parola macedonia che deriva dall’incastro tra i sostantivi aperitivo e cena e che, a ben vedere, realizza efficacemente un noto meccanismo di formazione delle parole (vedi cantautore o Confindustria), al fine di designare un referente (entità, oggetto, fatto, evento) nuovo.

Il più recente aperitivo cenato si mette sulla scia di apericena perché ne condivide il significato (‘aperitivo che, per orario e consistenza, può funzionare anche da cena’).

Certo, è formato in modo più ardito, perché quel cenato, stando all’uso colloquiale in voga da tempo, è riferibile a persona (vengo da voi già cenato), non a cosa o evento. Siamo in presenza dunque di un’estensione di significato, tipico sempre di un parlare disinvolto e pragmatico. Vediamo se attecchirà.