Una proposta, per quanto ingegnosa, di parole nuove dovrebbe rispondere a un criterio pregiudiziale: essere utile. Se invece la neoformazione ci complica la vita, che cosa l'abbiamo escogitata a fare? Poiché, però, la proposta di neologismi viene da noi sollecitata anche come modalità di gioco intellettuale, diamo per buono il fatto che etofobia ci complica la vita, presentandosi carico di tutta l'ambiguità dell'omonimia: siamo, infatti, di fronte a due parole uguali, ma non per significato ed etimo, e non a un'unica parola con due significati diversi.

In ogni caso, per etofobia 'paura dell'età' possiamo limitarci a scomodare il latino aetas -atis. Continuando il gioco, potremmo cercare di distinguere meglio, pragmaticamente, le due parole: etofobia la prima, ethofobia la seconda, e pazienza per quell'acca lì in mezzo, così spocchiosamente dotta.