23 gennaio 2023

Maestro. Per Luca Serianni

 

Maestro. Per Luca Serianni

a cura di Francesca Romana de’ Angelis

Roma, Edizioni Studium, 2022

 

La scelta di intitolare Maestro il terzo volume del progetto «Le belle parole» curato da Francesca Romana de’ Angelis per le Edizioni Studium ha fornito l’occasione per raccogliere una serie di contributi in ricordo di Luca Serianni, unitamente al testo della sua lezione di congedo Insegnare l’italiano nell’università e nella scuola.

 

Nell’introduzione la curatrice presenta il libro come una risposta allo sgomento e al dolore suscitati dall’improvvisa e tragica scomparsa di Luca Serianni, «un modo di ritrovare la luce e il respiro dei suoi talenti, dirgli grazie per averlo avuto accanto, raccontarlo a chi non ha avuto la ventura di conoscerlo. E ricordarci che adesso tocca a noi […] custodire quell’altissima lezione di umanità che è stata il suo grande dono per noi» (pp. 9-10).

 

I testi a firma di Giuseppe Patota, Pietro Trifone e Lucilla Pizzoli che aprono il volume riproducono i discorsi pronunciati nella camera ardente allestita nell’aula I della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma La Sapienza e durante la cerimonia funebre tenutasi nella Chiesa Regina Pacis di Ostia.

 

Nonostante provengano da voci diverse e talvolta distanti, le testimonianze di gratitudine, affetto e stima che affollano le pagine compongono un ritratto del grande studioso in cui ogni tessera si integra perfettamente con le altre. La genialità e la curiosità testimoniate dai suoi lavori, il rigore, la compostezza e l’eleganza sobria che appartenevano alla persona e si riverberavano nella scrittura, la disponibilità piena e il sorriso affabile per ogni interlocutore, l’oratoria trascinante, la dizione impeccabile e l’ironia arguta, l’ottimismo pedagogico nella relazione con gli allievi, l’onestà intellettuale e il senso di responsabilità anche civile per il proprio lavoro, la modestia, l’umiltà francescana e la generosità rappresentano la cornice comune entro cui si muovono i ricordi di chiunque, per le più svariate ragioni, abbia avuto modo di frequentare, di conoscere o anche solo di incontrare Luca Serianni. Ognuno ha tratto dal contatto con la sua mite grandezza una lezione da fare propria, che si tratti degli amici più intimi, dei colleghi universitari, degli accademici dei Lincei, della Crusca e dell’Arcadia, di personalità religiose di spicco, degli allievi uniti da una «fratellanza» non comune in una «grandissima famiglia» (Lucilla Pizzoli, Per Luca , p. 22), degli insegnanti di italiano che hanno seguito i suoi corsi di formazione nelle scuole di ogni ordine e grado e in ogni angolo del Paese, degli studenti che hanno imparato la grammatica sui suoi manuali, delle persone che affollavano le sue conferenze nei teatri o nelle piazze o che non perdevano i suoi interventi in radio o in televisione.

Nel discorso già citato Pietro Trifone ha detto: «Ritengo che l’eccezionale consenso cresciuto intorno alla figura di Luca risieda soprattutto nella sua capacità di incarnare al massimo grado l’antico e sempre amatissimo ideale del Maestro, con il carisma di un secondo padre generoso ma non paternalistico, a cui si ricorre per una confidenza o un consiglio, e di cui si accetta una garbata critica, capendone la motivazione e l’utilità» (p. 19).

Questo è il motivo per cui per tutti noi ricordare Luca Serianni significa condividere la sua lezione, ritrovarla e rinnovarla nella nostra quotidianità come un’eredità preziosa e viva del maestro che abbiamo avuto il privilegio di incontrare.

 

Indice dei contributi

Francesca Romana de’ Angelis, Introduzione. Per dirgli grazie ; Giuseppe Patota, A Luca ; Pietro Trifone, Ricordo di Luca ; Lucilla Pizzoli, Per Luca ; Cardinale Pietro Parolin, Una grande perdita ; Roberto Antonelli, Una ragione di lavoro e di vita ; Valeria della Valle, Ricordo di un amico ; Andrea Riccardi, L’addio a Luca Serianni ; Lamberto Maffei, Lettera a Luca ; Natalino Irti, Per Luca Seria nni; Giorgio Manzi, Dannata finitudine. Un ricordo di Luca Serianni ; Giovanni Solimine, La disponibilità, il sorriso ; Maurizio Campanelli, Hora magistri ; Franco Alhaique, Il bugiardino ; Vincenzo D’Adamo, Maestro, amico, fratello ; Renzo Bragantini, Serianni, o dell’ascolto ; Matteo B., Ciao Professore ; Fabio Pierangeli, «E la sua lezione non andrà dispersa» ; Noemi Di Segni, In memoria di Luca Serianni ; Maria Luisa Doglio, Per Luca Serianni. Una corona di ricordi ; Alessandro Pagliara, «Il corso delle cose è sinuoso» ; Lina Bolzoni, Un grande vuoto ; Rosarita Digregorio, Tre quadernoni ; Carmelo Scavuzzo, Grande è il rimpianto ; Paola Brancaccio, La strada maestra ; Anna Rita Tombari, Buon viaggio professore ; Maria Tartaglione, Guglielmo De Maria, Sala Convegni Archivio Centrale dello Stato ; Nicola Longo, Luca, un Maestro ; Francesca Romana de’ Angelis, Caro Luca ; Luca Serianni, Lezione di congedo .

 


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