Pietra miliare della storia della musica europea e icona imprescindibile della cultura occidentale, Beethoven è uno degli esempi più cristallini di quanto la musica classica (a differenza di ciò che un luogo comune, forse non ancora del tutto sfatato, vorrebbe) riesca a tracimare dai suoi confini e, attraverso innumerevoli arrangiamenti (rock, pop, jazz), pervenire ad àmbiti nuovi e diversi: spot pubblicitari, film, cartoni animati, serie tv, suonerie telefoniche.
Non è certamente un caso che, secondo l’Imdb (autorevole catalogo online di film), il nome di Beethoven ricorra 1.540 volte tra i compositori di colonne sonore.
Fumetti e cartoon
Nel 1940 esce nelle sale cinematografiche Fantasia di Walt Disney, un lungometraggio diviso in 8 parti con soggetti musicali diversi l’uno dall’altro. La sesta sezione è uno straordinario racconto della Sinfonia n.6 in fa maggiore op.68, “Pastorale”: venti minuti di musica per descrivere una giornata trascorsa ai piedi del monte Olimpo nel regno degli dei greci e assistere alla natura che si risveglia dopo un temporale. La musica, sublime, accompagna le danze dei piccoli fauni, i voli dell’ippogrifo, le volute nell’aria dell’unicorno e il comparire sulla scena di varie divinità.
Negli stessi anni, l’attacco della Sinfonia n.5 in do minore op.67 fu usata come intro dalle trasmissioni in italiano di Radio Londra, in quanto in codice Morse tre punti e una linea formano l’iniziale v della parola victory ‘vittoria’, quella promessa con due dita alzate da Winston Churchill contro le potenze nemiche.
Probabilmente anche per questo motivo (la riproduzione della lettera v) la stessa sinfonia viene utilizzata nel film del 2005 V per Vendetta di James McTeigue, tratto dalla graphic novel omonima di Alan Moore. E, a proposito di fumetti, come non ricordare nei Peanuts di Charles Schulz la figura di Schroeder, un bambino che ama suonare con grande bravura il suo pianoforte giocattolo ed ha una profonda venerazione per Beethoven: tra l’altro ogni anno a dicembre ne festeggia l’anniversario della nascita e ricorda l’ indirizzo di casa solo perché è il 1770 (data natale del musicista). Oggetto dell’amore di Lucy, che spesso si adagia sul piano mentre lui suona, per tentare l’ennesima, inutile avance, è quasi monomaniaco. In una striscia Lucy gli dice di essere in cerca della risposta al senso della vita: Schroeder risponderà Beethoven è LA risposta, chiaro e semplice!!.
Sul grande schermo
Da alcuni registi, la musica di Beethoven è stata usata per rafforzare una scena rendendola indimenticabile; ne Il discorso del Re, capolavoro di Tom Hooper, Giorgio VI – balbuziente – deve parlare alla radio rivolgendosi al suo popolo; ha paura di essere considerato un regnante debole. Il suo difficile discorso è sostenuto dalla melodia dell’allegretto della Sinfonia n. 7 in la maggiore op.92.
In Misery non deve morire di Rob Reiner (basato sul romanzo di Stephen King), nella scena in cui la carceriera spezza le gambe al suo prigioniero, si ascolta Al chiaro di luna, musica pacata e dolce, in netta contrapposizione con la crudeltà del gesto che si sta compiendo.
Beethoven e la sua musica hanno un peso importantissimo in un cult come Arancia meccanica. Stanley Kubrick utilizza parti della Sinfonia n.9 in re minore op.125 “Corale” (azzardiamo: può ben essere la colonna sonora della malvagità?) per illustrare alcune scene cruente del film. All’inizio (quando i teppisti suonano alla porta della casa) si propagano nell’aria – ancora per poco innocente – le quattro epigrafiche e incisive note iniziali del Destino che bussa alla porta della Quinta. E ancora, la Nona ritorna durante le fasi del recupero del violento Alex (un forte appassionato di musica classica, soprattutto di Beethoven, che egli chiama affettuosamente il buon vecchio Ludovico Van).
Il regista, per dare maggiore forza alla scena, inserisce dell’opera una versione accelerata e una elettronica, costruita al synthetizer Moog da Wendy Carlos. Chiara citazione di questa scena è nel film Django Unchained di Quentin Tarantino, in cui un personaggio ha dei flashback in cui ricorda scene di violenza proprio mentre ascolta Beethoven (che ritorna, inoltre, in un’altra scena con Per Elisa).
Ne La febbre del sabato sera di John Badham, il pianista jazz Walter Murphy scrisse una versione disco dance della Quinta che accompagna l’ingresso in discoteca di John Travolta, in una delle scene topiche del film (poi riletta da Elio e le Storie Tese a Sanremo 2016 nella serata delle cover).
Piccolo spazio pubblicità
La pubblicità ha fatto largo uso delle musiche Beethoven. Dalle medicine (la casa farmaceutica Bracco si serve di un arrangiamento di Per Elisa per Cebiopirina effervescente con Vitamina C), agli alcolici (per Elisir Amaro Don Bairo viene arrangiato il secondo tempo della Sonata n.8 op.13, Patetica), alle ceramiche (la casa produttrice utilizza il primo movimento della Pastorale), all’ENEL (nello spot istituzionale “Il significato di una presenza” la Nona con il secondo movimento), alla carta igienica (la Scottex, con i famosi 10 Piani di Morbidezza, 10 rotoli di Convenienza, fa volare un pacco con la musica dalla Settima di Beethoven). Siamo ben lontani dalla sobria eleganza della romantica Romanza in Fa Magg. op. 50, arrangiata da James Last, che diviene la colonna sonora della pubblicità televisiva della Vecchia Romagna, il brandy che crea un’atmosfera.
La pubblicità di Migros usa i 29 secondi a disposizione per sostituire alcune parole dell’Ode alla gioia e far passare il messaggio pubblicitario anticipato dalle parole “non so se ve ne siete accorti, ma con percentuali Migros la gente è oggi molto più colta”. Certamente di cattivo di gusto la pubblicità di Uditok che si apre con le “parole” con le quali Beethoven dichiara di aver avuto anche lui problemi di udito, finché non ha deciso di rivolgersi alla casa produttrice di apparecchi acustici.
In ultimo, non si può non ricordare il video diventato virale in poco tempo di Mark Robbins, giovane del Minnesota che, utilizzando l’applicazione Line Rider, ha coniugato intelligentemente musica e internet, condividendo l’animazione del primo movimento della Quinta sul canale Doodle Chaos su YouTube. Il ragazzino sullo slittino che viaggia nella partitura ha ottenuto in pochissimo tempo milioni di visualizzazioni.
E ancora parodie (da Chicken Für Elise del beffardo duo TwoSetViolin a Mr. Bean che diventa direttore d’orchestra della Quinta sinfonia e cantante di una sua personale “versione” di An die Freude), serie tv (come Beethoven Virus, prodotta in Corea del Sud).
Si potrebbe continuare quasi all’infinito…
Suggerimenti di lettura
http://quinonceperche.blog.rai.it/
Il Venerdì di Repubblica del 27.12.2019
Immagine: Screenshot tratto dal film d’animazione Fantasia del 1940 prodotto da Walt Disney