Una per tante, tante per una: il RIF, repertorio di famiglie di parole

 

Che cosa hanno a che fare tra di loro “ministeriale” e “menestrello”, “minuto” e “minuetto”, a parte la “m” iniziale? Tutte queste parole discendono in modo più o meno diretto da un capostipite comune, l’aggettivo latino MINOREM. In questo Speciale dedicato al “RIF – Repertorio Italiano di Famiglie di parole”, curato da Michele Colombo e Paolo D’Achille ed edito da Zanichelli, le relazioni tra le parole raccolte (sono 25.000) divengono chiare in virtù di una organizzazione per famiglie (366 di numero), ossia grappoli di lemmi legati tra di loro sotto il profilo etimologico. Il Repertorio nasce come uno strumento per individuare i vincoli di parentela che uniscono le parole ed è sostenuto, come afferma qui Francesco Sabatini, da «una visione unificante e molto più estesa di ammassi di parole che altrimenti sembrerebbero estremamente distanti tra loro». Dalla scoperta di impensabili vicinanze possono scoccare illuminazioni sul senso profondo della lingua che adoperiamo ogni giorno. Si spiega in questo modo il fatto che il RIF, prodotto del lavoro scientifico di una quarantina di collaboratori, discenda da un progetto coagulatosi all’interno della Sezione Scuola dell’ASLI (Associazione per la Storia della Lingua Italiana) e riversatosi in una ricca attività di formazione di docenti delle scuole di ogni ordine e grado, al fine, sostiene D’Achille, di «affrontare il problema del lessico, delle limitate competenze lessicale degli studenti, specie per quanto riguarda i termini del vocabolario intellettuale». E, come scrive Luca Serianni, «una possibilità didattica da esplorare, facilmente percorribile da chi abbia una pur rudimentale conoscenza di latino, ma applicabile all'intero universo studentesco, perché sollecita la naturale curiosità di bambini e adolescenti per l'etimologia, è quella di riunire le parole per famiglie». L’albero imponente e ramoso che occupa la bella copertina del RIF è la metafora visiva del “capostipite” della famiglia di parole (di solito un lemma latino, ma anche greco, germanico, ecc.), immaginato a sua volta dal co-curatore Michele Colombo «come il tronco da cui, in una intricata foresta vergine, alcuni rami della volta frondosa si dipartono e altri no», creando una varia discendenza. Infine, Isabella Araldi, Alice Mazzetti e Andrea Zaninello della casa editrice Zanichelli spiegano come sia stata creata una doppia serie di esercizi interattivi online, mirata all'«analisi dei meccanismi di formazione delle parole e di riconoscimento dei vincoli di parentela che le caratterizzano» e a «un'analisi più approfondita del lessico italiano» da parte degli studenti.