Si ritiene che la prima gara sportiva di s. si sia disputata nel 1843 a Tromsø, in Norvegia. Proprio da questa nazione, considerata la patria dello s., tale sport cominciò a diffondersi nel resto d’Europa durante gli ultimi decenni del 19° secolo. In Italia, l’apparizione dello s. si ebbe intorno al 1896. Nel 1933 si ebbe la fusione della FIS (Federazione italiana sci) con le Federazioni degli sport del ghiaccio e il nuovo ente assunse l’attuale denominazione di Federazione italiana sport invernali (FISI).
Le gare di s. si dividono in prove nordiche e in prove alpine. 2.1 Prove nordiche. Le prove nordiche comprendono il fondo, il salto, la combinata nordica e il biathlon/">biathlon. Le gare di fondo si svolgono, a livello sia agonistico sia amatoriale, su piste con tratti pianeggianti, salite e moderate discese, preparate da apposita macchina battipista dotata di piastre per tracciare il cosiddetto binario, cioè due solchi tra loro paralleli nei quali scorrono gli sci. Due sono gli stili adottati. Nella tecnica classica (TC), che è vincolata all’esecuzione di determinati passi, le andature più utilizzate sono il passo alternato, il passo spinta, la scivolata spinta. Nella tecnica libera (TL), introdotta ufficialmente nel 1985, le andature più comuni sono il passo di pattinaggio con spinta (in piano o in salita), con doppia spinta, alternato, senza spinta. Attualmente le gare previste nelle principali competizioni internazionali sono: 10 km TC, 15 km TL, 30 km TC, 50 km TL, sprint (a squadre di due concorrenti), staffetta 4×10 km TC/TL (uomini) e 5 km TC, 10 km TL, 15 km TC, 30 km TL, sprint (a squadre di due concorrenti), staffetta 4×5 km TC/TL (donne).
La combinata nordica prevede una prova di salto dal trampolino (in genere K, cioè punto critico, 90 m) e una prova di fondo sulla distanza dei 15 km (➔ anche bia;thlon). 2.2 Prove alpine. Le prove alpine comprendono gare di discesa nelle specialità: discesa libera, slalom (speciale), slalom gigante, supergigante, slalom parallelo, combinata alpina, grande combinata alpina. Le gare di discesa libera si svolgono, in un’unica manche, su piste di lunghezza variabile (di solito, per gli uomini, attorno ai 3000 m) con un dislivello massimo di 1000 m (uomini) o di 700 m (donne). Lo slalom (speciale) è la prova tecnica per eccellenza, nella quale i concorrenti devono seguire un tracciato, meno ripido e delineato da una serie di porte, più strette e frequenti (55-75, per gli uomini). La gara si svolge in due manches, su percorsi diversi, e la classifica viene stilata in base alla somma dei tempi delle due prove portate a termine completamente, cioè con il passaggio attraverso tutte le porte. Lo slalom gigante si disputa, pure in due manches, su una distanza (per gli uomini) di 2500 m circa, mentre il supergigante (o superG) è una specialità intermedia tra la discesa libera e lo slalom gigante. Si disputa, in un’unica manche, su un tracciato con alternanza di curve larghe o medie, con un dislivello massimo di 650 m, superando un numero minimo di 35 porte. La combinata alpina prevede una classifica in base ai tempi e ai piazzamenti conseguiti in una prova di discesa libera e di slalom (speciale).