Una casa frappata uso abitare
BERNARDO BELLINCIONI
Una casa frappata uso abitare,
che a farvi pure uno starnuto drento
diresti allora: un gran tremoto i’ sento,
sì forte per un’ora usa tremare.
5 Ogni volta che v’ entro, m’ ho a segnare,
e porto sempre a lato de l’unguento;
la trema come foglia ad ogni vento,
ché dove nacque Cristo è meglio stare.
D’ape e di ragni casa usa parere,
10 alla spagnola ancora un bel giuppone;
con quattro rape si fare’ cadere.
El tetto aperto par proprio un mellone,
quando è piovuto: un palco è da temere,
che mi par porre i piè su n’ un cannone.
15 Abbi compassione:
la promessa calcina or fa che abbia,
che muri, e possa uscir di questa gabbia.
Parafrasi
Commento
BERNARDO BELLINCIONI
Bernardo Bellincioni (Firenze 1452 - Milano 1492), protetto da Lorenzo il Magnifico (con un piccolo alloggio nel palazzo di via Larga) e amico di Luigi Pulci, passa nel 1482 al seguito del cardinale Francesco Gonzaga, poi alla corte mantovana di Federico Gonzaga e infine, nel 1485, a Milano, alla corte di Ludovico il Moro, ove trascorre gli anni migliori. Gli si deve una feconda produzione di Sonetti, canzoni, capitoli (1493).Scelta, parafrasi, commento e note bio-bibliografiche a cura di Gigi Cavalli