Madamina, il catalogo è questo
(Don Giovanni, atto I, scena V)
LORENZO DA PONTE
Madamina, il catalogo è questo
delle belle che amò il padron mio;
un catalogo egli è che ho fatt’io;
osservate, leggete con me.
5 In Italia seicento e quaranta;
in Almagna duecento e trentuna;
cento in Francia, in Turchia novantuna;
ma in Ispagna son già mille e tre.
V’han fra queste contadine,
10 cameriere, cittadine,
v’han contesse, baronesse,
marchesine, principesse.
e v’han donne d’ogni grado,
d’ogni forma, d’ogni età.
15 Nella bionda egli ha l’usanza
di lodar la gentilezza,
nella bruna la costanza,
nella bianca la dolcezza.
Vuol d’inverno la grassotta,
20 vuol d’estate la magrotta;
è la grande maestosa,
la piccina è ognor vezzosa.
Delle vecchie fa conquista
pel piacer di porle in lista;
25 ma passion predominante
è la giovin principiante.
Non si picca - se sia ricca,
se sia brutta, se sia bella;
purché porti la gonnella,
30 voi sapete quel che fa.
Parafrasi
27 Non si picca: non si pone il problema.
Commento
LORENZO DA PONTE
Lorenzo Da Ponte è dal 1763 il nome del quattordicenne Emanuele Conegliano (Ceneda, od. Vittorio Veneto, Treviso, 1749 - New York 1838) dopo la solenne conversione – con il padre e i fratelli – dalla religione ebraica a quella cattolica, grazie al battesimo a opera del vescovo di cui assume il nome. Seminarista, sacerdote (1771), è insegnante di retorica nel seminario di Treviso (1775), ma ne viene espulso per le proprie idee e vive a Venezia, da cui però, condannato per irreligiosità a un esilio di quindici anni, deve fuggire a Gorizia e poi a Dresda e a Vienna. Qui diviene poeta di corte dell’imperatore Giuseppe II e scrive una quindicina di libretti per musica, fra i quali, per Mozart, Le nozze di Figaro (1786), Don Giovanni (1787) e Così fan tutte (1789). A Londra dal 1792, vi compone un’altra decina di libretti e vi fonda una libreria italiana. Carico di debiti, nel 1815 ripara in America, a Filadelfia e a New York, ove riesce a far costruire un teatro d’opera e ottiene (1820) la cattedra dì italiano all’Università Colombiana, l’odierna Columbia University, morendo come cittadino naturalizzato degli Stati Uniti d’America. Lascia, fra l’altro, i tre volumi delle Memorie (1823 e 1829), variopinto specchio della sua vita di avventuriero, amico di Giacomo Casanova, impresario, letterato e geniale giramondo.Scelta, parafrasi, commento e note bio-bibliografiche a cura di Gigi Cavalli