è perché ora puoi passare la mano

GIANCARLO MAJORINO

       

       è perché ora puoi passare la mano
       su due volti
       quello attuale, screpolato e liso,
       e quello, dietro e dentro l’acqua del ricordo
5        tremolante smangiato, dell’antica
       età, sembiante liscio quasi incontaminato,
       che parli anche da solo
       e spesso ti accovacci
       nell’ombra del gran letto?
10      pure, certi momenti, coordinato tiri
       entrambi e molti volti, molte voci,
       e il tavolo respira folto rianimato
       e interi boschi nella mente fremono
       e flessibilmente, sosia, scrivi
15      versando nelle tazze un affettuoso latte.


Commento

Questi versi, da La solitudine e gli altri, sono il monologo di un uomo anziano che nell’auscultazione esistenziale del proprio vissuto quasi lo identifica con il suo sosia attuale - non rassegnato ma, per ora, pacificato - nell’atto dello scrivere e riscrivere la propria vita (un affettuoso latte), e rievoca le voci e i volti che riaffiorano nella memoria, restituiti a un rinnovato fervore (il fremito dei boschi nella mente). Il discorso di Majorino è inserito dalla critica in quella che - dal titolo di un’antologia di Luciano Anceschi del 1952 - è stata definita la “linea lombarda”, caratterizzata da un realismo non neorealista, postermetico, antilirico, privo di illusioni, in un linguaggio quotidiano e quasi prosastico (benché non manchino lampi come sembiante e flessibilmente). Nell’apparente normalità delle sue parole, tuttavia, ferve un’inquietudine sotterranea che sembra rilanciare ricordi e passioni nella corrente continua di un destino che verrà.
GIANCARLO MAJORINO

GIANCARLO MAJORINO

Giancarlo Majorino (Milano 1928), laureato in legge, impiegato di banca, poi professore di storia e filosofia nei licei, cofondatore e/o direttore di riviste di poesia come Incognita, presidente della Casa della Poesia di Milano, insegnante di semiotica, analisi della scrittura ed estetica alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, pubblica versi, in gran parte raccolti in Autoantologia (1999), tra cui La capitale del nord (1959 e 1994); Lotte secondarie (1967); Equilibrio in pezzi (1971); Sirena (1976); Provvisorio (1984); un libro misto di prose e versi, Ricerche erotiche (1986); Testi sparsi (1988); La solitudine e gli altri (1990); Cangiante (1991); Tetrallegro (1995); Le trascurate (1999); Gli alleati viaggiatori (2001); Prossimamente (2004); Viaggio nella presenza del tempo (2008); il pamphlet La dittatura dell'ignoranza (2010); prose (Qui e altrove, 1992), saggi (Passaggi critici, 1984) e numerosi testi teatrali.

Scelta, parafrasi, commento e note bio-bibliografiche a cura di Gigi Cavalli