Àcido²

Vocabolario on line

acido2


àcido2 s. m. [dall’agg.]. – Sostanza dotata di sapore acre (come quello dell’aceto, del succo di limone, ecc.), capace di far cambiare colore a certi coloranti organici (indicatori) e di combinarsi con i metalli, gli ossidi metallici e gli idrossidi con formazione di sali; o, anche, ogni sostanza che, sciolta in acqua, è in grado di cedere ioni idrogeno (H+), o, parlando di sistemi acido-base, sostanza in grado di cedere, nelle stesse condizioni, uno o più protoni a un’altra sostanza (base) capace di accettarli. A. forti, quelli che, sciolti in acqua, presentano una forte dissociazione; a. deboli, quelli che si dissociano poco. A. monobasici, bibasici, tribasici vengono detti gli acidi a seconda che, dissociandosi, la loro molecola dia uno, due, tre ioni idrogeno (e che, quindi, possano neutralizzare uno, due, tre gruppi ossidrilici). A. inorganici (o a. minerali), quelli appartenenti al regno minerale, distinti in idracidi (formati da idrogeno e un non metallo), che derivano il loro nome da quello del non metallo aggiungendo la desinenza -idrico (per es., a. cloridrico), e ossiacidi (contenenti in più ossigeno), il cui nome termina con la desinenza -ico; nel caso che il non metallo presenti molteplici valenze e possa dar quindi luogo a acidi diversamente ossigenati, si usano, in scala crescente per la valenza, gli affissi: ipo-...-oso, -oso, -ico, per-...-ico (così, nel caso dello zolfo, si hanno gli acidi iposolforoso, solforoso, solforico e persolforico). A. organici, quei composti organici, contenenti uno o più gruppi carbossilici COOH, il cui atomo di idrogeno è ionizzabile e sostituibile con metalli; vengono detti alifatici, aromatici, saturi, insaturi, ecc., a seconda della natura del composto nel quale è presente il gruppo o i gruppi carbossilici; alcuni hanno un nome che ricorda la loro origine (per es., a. acetico, a. lattico); nella nomenclatura ufficiale, gli acidi alifatici terminano con la desinenza -oico aggiunta al nome dell’idrocarburo (per es., a. etanoico), mentre quelli ciclici aggiungono al nome dell’idrocarburo l’aggettivo carbossilico (per es., a. benzen-carbossilico).