augusto1 agg. [dal lat. augustus, connesso con augur «augure»; propr. «consacrato dagli àuguri»]. – 1. Degno di venerazione e di onore, spec. come titolo degli imperatori romani (a cominciare dal 27 a. C., con Ottaviano); quindi anche attributo di principi o di supreme autorità civili o religiose e di ciò che a loro si riferisce: all’a. presenza del sovrano, del pontefice; a. personaggio, il re o una persona della famiglia reale; le sue a. parole; l’a. trono; l’a. senato. Come sost., è stato spesso usato anche come sinon. di imperatore in genere: E li ’nfiammati infiammar sì Augusto ... (Dante, con riferimento a Federico II). Per estens., nobile, sacro: l’a. maestà della religione; gli a. misteri; sacerdote dell’a. vero (Carducci); E tutto che al mondo è civile, Grande, a., egli è romano ancora (Carducci). 2.Carta a. (lat. charta augusta), nome dato dai Romani, in onore di Augusto, alla migliore qualità di papiro, detta in Egitto ieratica (cioè riservata per i libri sacri) o regia.
[dal lat. augustus, connesso con augur "augure"; propr. "consacrato dagli àuguri", e quindi "venerabile"]. - ■ agg. [degno di venerazione: gli augusto misteri] ≈ maestoso, nobile, sacro, solenne, venerabile. ↔ abietto, spregevole, umile, vile, volgare....