Autoedizione

Neologismi (2008)

autoedizione


s. f. Edizione in proprio, curata dall’autore stesso. ◆ Accende gli entusiasmi della piccola platea sprezzante di best seller e operazioni realizzate troppo in stile libero, la storia raccontata da Aldo Mastropasqua su un caso clamoroso di «autoedizione»: Corrado Govoni pubblica il suo primo libro di poesie, «Le Fiale» nel 1903 facendolo illustrare da Adolfo De Carolis, prediletto di [Gabriele] D’Annunzio e per l’impresa investe intera l’eredità (800 lire) lasciatagli dalla povera nonna. (Repubblica, 21 febbraio 1998, Roma, p. IX) • Adesso poi i prezzi stracciati, anche per piccolissime tirature, [...] dovrebbero mettere nell’angolo i più sordidi speculatori (e l’autoedizione rischia di diventare, insieme o più dell’e-book, il vero futuro del libro, le «Monde» ci ha fatto su di recente una intera pagina). (Mirella Appiotti, Stampa, 15 settembre 2001, Tuttolibri, p. 12) • Alla Libreria Pontremoli (Milano) uno dei 50 esemplari di «Xenia» di [Eugenio] Montale (un’autoedizione non venale dedicata alla moglie); (Armando Torno, Corriere della sera, 9 marzo 2006, p. 1, Prima pagina).

Composto dal confisso auto-1 aggiunto al s. f. edizione.