Avvenire²

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avvenire2


avvenire2 v. intr. [lat. advenire, comp. di ad- e venire «venire»] (coniug. come venire; aus. essere). – 1. Effettuarsi, per lo più casuale o improvviso (ma non necessariamente spiacevole, com’è spesso per il verbo accadere o succedere), di un fatto: quello che temevo è avvenuto; raccontami com’è avvenuto l’incontro; la sua morte avvenne in un incidente di volo; avvenne per caso che ci trovassimo sullo stesso treno; io voglio far di testa mia, avvenga quel che vuole (o quel che deve avvenire). Anche di fatti consueti e normali: come spesso avviene; come suole a.; Ma sì com’elli avvien, s’un cibo sazia E d’un altro rimane ancor la gola ... (Dante). 2. ant. Avvenirsi in (più raro a), imbattersi, incontrarsi: contento d’essermi a così fatto oste [= ospite] avvenuto (T. Tasso); mi avvenni in un popolano che gridava (F. De Sanctis); o capitare: entrò in un boschetto ... per lo quale andando, s’avenne, sì come la sua fortuna il vi guidò, in un pratello (Boccaccio). 3. ant. Con uso impers., convenire, essere il caso, soprattutto in frasi negative: non avviene ch’io con voi usi molte parole (Bembo). ◆ Part. pass. avvenuto, anche come s. m. (non com.) con valore neutro: guardi bene di non far deposizione dell’avvenuto (Manzoni). Con questo sign., assai più com. l’accaduto.

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