Bad girl

Neologismi (2021)

bad girl


(Bad Girl) loc. s.le f. inv. Ragazzaccia; giovane che si caratterizza per i suoi comportamenti trasgressivi, anche violenti; talvolta, in senso figurato e con sfumatura ironica o autoironica, giovane che ha pose da cattiva o che viene giudicata cattiva soltanto perché si comporta in modo anticonformistico. ♦ Dunque la nuova Eroina non è più nemmeno una Good Girl a tutti i costi ma una nevrotica repressa, e la Cattiva (non più Bad Girl o Naughty Girl) è tale solo perché orientata normalmente. Capito la lezione? La donna americana (e persino la straniera, e fra le straniere proprio una francese, epitome del senso e del peccato) aspetterà, aspetterà e aspetterà. (Alvise Sapori, Repubblica, 31 luglio 1984, p. 19, Spettacoli) • La donna che vende il proprio corpo in una blasfema parodia dell’amore è una puttana, una baldracca, una bagascia, una mignotta, una zoccola, una troia. [...] Sono uno scrittore e voglio onorare il suo mestiere di putta cattiva, di ragazzaccia, di bad girl cantata da Donna Summer e poi Jamiroquai. La verità rende liberi e non chiamandola escort salvo il suo cliente e salvo lei. (Camillo Langone, Foglio.it, 11 settembre 2009, La Giornata) • Le cattive ragazze hanno sempre avuto un fascino tutto loro: irriverenti, audaci, a volte un po' maleducate e controcorrente, usano il corpo come una vera e propria arma di seduzione. soprattutto, le bad girl sono dotate di uno spirito indomito ed effervescente, che costituisce gran parte del loro fascino (mai sottovalutare il potere erotico di una buona battuta!). Insomma, delle tipe toste. (Sofia Natella, Donna moderna.com, 5 luglio 2011, Love) • [tit.] Miley Cyrus, “bad girl” pentita: “Basta con la / marijuana. Nessuno è mai morto ma nessuno ha / mai fumato quanto me”. (Fatto Quotidiano.it, 18 giugno 2017, Attualità) • E di lui [Nick Kamen] si accorse anche Madonna, allora bad girl dominatrice ancor più di oggi. Che, sapute le sue qualità canore, decise di produrgli il primo singolo, Each Time You Break My Heart, scrivendoglielo pure. (Matteo Cruccu, Corriere della sera, 21 maggio 2021, p. 41, Spettacoli).

Espressione ingl., passata attraverso la codificazione del cinema hollywoodiano. La locuzione bad girl è il titolo del film di Frank Borzage del 1931 (tratto dal romanzo del 1928 Bad Girl di Viña Delmar): qui la ‘ragazza cattiva’ viene vista come una persona entusiasta della vita ma ingenua e maldestra. Parallelamente, negli anni Quaranta del Novecento, «la vamp si trasformò in good-bad-girl, una figura ibrida che dietro l'apparenza di donna fatale nasconde un animo puro e un cuore generoso» (s. v. divismo nell’Enciclopedia del cinema Treccani (2003). Vengono presentate come ‘ragazze anticonformiste’ (e problematiche, secondo gli standard ipocriti della morale corrente del quieto vivere) le Bad Girls del film omonimo del 1994 di Jonathan Kaplan. Altri film intitolati Bad Girl sono quello girato da Fin Edquist (2016) e quello con la regia di Mariam Valev (2019).

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